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Azimut Sostieni Italia, una campagna di equity crowdfunding per sostenere gli esercizi commerciali

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di Paolo Martini

Stiamo vivendo una crisi senza precedenti, una emergenza sanitaria che è esplosa colpendo tutti gli ambiti dalla nostra vita. La nostra salute in primis, ma anche la nostra socialità e non ultima la nostra capacità economica. Gli impatti a livello economico sono già preoccupanti, alcune stime vedono una contrazione del Pil italiano per il 2020 tra il 6,5 e il 10% e una riduzione dell’attività economica globale di oltre il 2/3%.

Per affrontare questa crisi i governi dei singoli Paesi e le istituzioni mondiali si stanno muovendo schierando misure eccezionali, tuttavia la gravità è tale che si sente parlare di un nuovo piano Marshall per affrontare la ripresa dopo la guerra (perché questo è) al Covid-19 con un programma di finanziamenti straordinario. Non credo siano esagerazioni perché se non saremo in grado di affrontare in modo concreto la situazione potremmo minare il futuro di intere generazioni.

Però ritengo sia necessario l’intervento e l’impegno di ognuno di noi. Uno sforzo comune a cui tutti siamo chiamati, in modi diversi e con le competenze di cui siamo dotati, perché altrimenti sarà difficile ripartire.
Oltre a quanto tutti noi stiamo facendo per aiutare ospedali e medici nel reperire le apparecchiature necessarie per fronteggiare questo nemico invisibile (ventilatori, mascherine, broncodilatatori, guanti, ecc..) dobbiamo essere pronti a sostenere soprattutto le tante piccole e medie imprese che costituiscono da sempre l’ossatura economica del nostro Paese, a fornire loro il supporto necessario per tornare alla piena attività e a misurarsi in un mercato che inevitabilmente diventerà più competitivo.
In Italia ci sono, infatti, più di 5 milioni di Pmi che impiegano l’82% dei lavoratori e generano un fatturato complessivo di 2.000 miliardi di euro.

Dal 2014 in Azimut siamo impegnati a costruire un legame fra i due asset più preziosi del nostro paese: le imprese e il risparmio privato, aiutando da una parte le aziende a crescere e dall’altra i risparmiatori ad incrementare le opportunità di ricevere rendimenti dai loro investimenti.
Con questo scopo abbiamo creato una sgr dedicata, Azimut Libera Impresa, e negli ultimi anni abbiamo raccolto più di 1 miliardo di euro supportando più di 250 pmi e start up. A fine ottobre con l’evento Azimut Libera Impresa Expo che ha visto oltre 14.000 partecipanti abbiamo dimostrato come sia possibile creare un movimento forte che unisca il risparmio all’economia produttiva del nostro paese.
Adesso vale ancora più. Molto di più. Perché anche da questo dipende il futuro economico dell’Italia. Dobbiamo, utilizzando diversi veicoli e confidando anche in forti agevolazioni fiscali (i PIR sono solo un piccolo esempio di quello che serve) spostare parte dei 4.500 MLD di euro di risparmio privato (di cui 1600 MLD sui conti correnti che oggi costano a tutti, clienti in primis) verso l’economia reale.

Questa è la grande sfida. Lo era 2 mesi fa. Lo è oggi ancora di più, In linea con questo percorso e avendo ben chiara l’urgenza e l’importanza di essere tempestivi, abbiamo ideato e realizzato un progetto nuovo, Azimut Sostieni Italia. Una soluzione che dà supporto immediato agli esercizi commerciali locali quali bar, ristoranti e società di catering particolarmente colpiti dall’emergenza in corso e allo stesso tempo valore futuro agli investitori che decidono di sostenerne la ripresa.

Abbiamo costituito un veicolo d’investimento studiato appositamente per far confluire direttamente alle attività commerciali territoriali i capitali privati raccolti attraverso MamaCrowd, la prima piattaforma di equity crowdfunding italiana. Il funzionamento è semplice: il veicolo raccoglie i capitali dagli investitori privati e non che aderiscono alla campagna di equity crowdfunding; seleziona gli esercenti meritevoli di accedere al veicolo secondo dei criteri definiti; sottoscrive con questi esercizi accordi di partecipazione della durata massima di 4 anni (che equivale al tempo necessario ad un esercizio per recuperare a pieno ritmo la sua operatività dopo il periodo di crisi); al termine dei contratti a seconda degli scenari può restituire agli investitori il capitale investito più una componente dei ricavi generata dagli esercizi durante il periodo.

Azimut Sostieni Italia non è un finanziamento ma un investimento in attività locali con le quali l’investitore condivide, per un certo periodo, il rischio d’impresa e il rendimento del veicolo è strettamente correlato alle capacità di ripresa degli esercizi nei quali investiamo.

Per questo vengono selezionate attività che hanno un track record e un merito creditizio di qualità: la scelta degli esercizi da ammettere al veicolo è gestita da un team specializzato che per ridurre il più possibile l’assunzione di rischio di default delle attività lavora utilizzando i migliori sistemi di rating e analisi del rischio.
Con Azimut Sostieni Italia ci focalizziamo sul sostegno delle categorie commerciali, come quelle dei ristoranti bar e catering, più colpite dagli effetti dell’emergenza ma, allo stesso tempo, tra le più pronte a far ripartire i flussi di cassa appena possibile. Un settore con cui tutti noi abbiamo familiarità che in Italia vale 86 miliardi di euro di fatturato e occupa 1,2 milioni di persone, risorse preziose che non possiamo abbandonare.

L’obiettivo di raccolta di Azimut Sostieni Italia è pari a 8 milioni di euro, il massimo consentito dalla normativa per una campagna di crowdfunding, con una soglia di ingresso per gli investitori di 1.500 euro. In questo modo Azimut Sostieni Italia ha la possibilità di aiutare circa 70 esercizi commerciali fornendo loro un ticket medio di circa 100 mila euro. La specificità del veicolo unita alla selezione degli esercizi più virtuosi, vuole essere un supporto concreto anche alle opportunità di rendimento per gli investitori che potrebbero essere interessanti e aggirarsi intorno al 3,5/4% annuo.

Sostenere l’Italia ora è un impegno comune di tutti, il nostro passa anche attraverso un progetto d’investimento concreto e semplice che in un semplice click dà credito a chi si è dovuto fermare ma è pronto a ripartire. Bisogna, oggi più che mai, essere capaciti di gesti concreti di altruismo verso chi ne ha più bisogno. Troppi parlano e pochi fanno. Noi vogliamo aiutare in modo concreto, non a parole.