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Atene: tutte le indiscrezioni delle ultime ore

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Siena – Tassi di interesse : in area Euro ieri i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva governativa e swap a fronte di un recupero dei listini azionari. Sui periferici si è invece registrato un restringimento degli spread.

Continuano le dichiarazioni a proposito della Grecia. Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, la Grecia starebbe pensando alla creazione di un’agenzia internazionale che gestirà la vendita di asset pubblici così come richiesto da alcuni paesi dell’area Euro. Non è però ancora chiaro come il Fmi e la Bce parteciperanno alla gestione dell’agenzia.

Allo stesso tempo Ft Deutschland, che cita una fonte anonima, ha riportato che alcuni membri della Bce sarebbero d’accordo con una ristrutturazione soft del debito greco. Sotto certe condizioni una contribuzione volontaria dei creditori privati potrebbe infatti non essere considerata default.

I membri del board non sembrano però concordi sulla questione.

Il membro esecutivo Stark, come riportato da Bloomberg che cita un quotidiano tedesco, ha infatti dichiarato che focalizzarsi sull’estensione delle scadenze o su una ristrutturazione del debito greco è “inappropriato”, in quanto i problemi della Grecia non si risolverebbero comunque.

I bond greci sono infatti detenuti da banche greche e di conseguenza una ristrutturazione potrebbe far collassare il sistema bancario ed a sua volta l’economia. Stark ha anche aggiunto che la Bce sta monitorando i rischi inflattivi “very closely” e non accetterà che il rialzo dei prezzi si traduca in un aumento dei salari.

Secondo il quotidiano greco Kathimerini l’accordo tra Grecia, Fmi, Bce ed Ue sul programma fiscale e di privatizzazione è imminente e potrebbe essere reso pubblico questa notte o domani mattina.

Il Fmi però, secondo un quotidiano tedesco che cita una fonte anonima, non pagherà la quinta tranche del prestito alla Grecia (sembra che il paese ellenico non potrà garantire il rifinanziamento nei prossimi 12 mesi e questo ostacolerebbe il rilascio della tranche dal Fmi), ma parteciperà ad un nuovo piano di aiuti.

La troika, secondo Reuters, avrebbe concordato di concedere un taglio dell’imposta sul valore aggiunto in modo da guadagnare il sostegno politico necessario all’approvazione del nuovo pacchetto di austerità. Secondo una fonte del partito di opposizione in Grecia questo passo è positivo ma non sufficiente a per convincere il partito a dare l’appoggio alle nuove misure.

Sul fronte macro segnaliamo il dato preliminare sull’inflazione dell’intera area Euro di maggio che ha registrato un rallentamento al 2,7% dal 2,8% di aprile.

Negli Stati Uniti tassi di mercato in lieve calo su tutta la curva con il differenziale 2-10 anni a 259,1 pb da 259,6. I listini azionari hanno chiuso la sessione in rialzo guidati dall’incremento del settore semiconduttori e computers.

La fiducia dei consumatori di maggio è scesa sotto il consensus di Bloomberg, evidenziano un maggior pessimismo da parte dei consumatori sull’outlook economico e sul mercato del lavoro. Al’interno si è registrato un calo della componente corrente e prospettica, nonché di quella relativa al mercato del lavoro. In calo anche l’indice Chicago Pmi, sceso ai minimi da agosto 2010. Per oggi sarà importante monitorare il dato relativo all’indice Ism manifatturiero di maggio.

Valute: in rialzo l’euro contro dollaro portandosi in mattinata sopra 1,44 in seguito alle notizie inerenti l’imminenza dell’approvazione di un nuovo pacchetto di aiuti per la Grecia ed in considerazione dei dati deludenti sulla fiducia dei consumatori americani. Prossima resistenza passa per 1,45. Yen in deprezzamento verso dollaro ed euro.

Verso dollaro il cross si è portato sopra 81, con la resistenza che passa per 82,2 e supporto a 80,76. Verso euro la resistenza passa per 118 e supporto per 116.70. In Cina il dato sul Pmi manifatturiero di maggio è cresciuto a 52 da 52,9 di aprile, portandosi al livello più basso degli ultimi nove mesi. Lo Yuan è rimasto stabile verso dollaro.

Materie Prime: generalizzato rialzo per le commodity. Tra gli energetici in rialzo del 2,1% il petrolio, che continua a mantenersi sopra i 100 $/b. Il ministro del petrolio del Qatar ha affermato che non c’è bisogno per l’Opec di incrementare la produzione.

Positive le materie prime agricole con l’eccezione del grano, che continua a perdere a causa di previsioni meteorologiche di pioggia.

Metalli industriali in leggero rialzo. Stabile l’oro, in rialzo del 1,2% l’argento.

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