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ASTE PUBBLICHE: SUPERARE LA LOGICA DEL PREZZO PIU’ BASSO

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“In Italia, l’azienda aggiudicataria di un’asta pubblica per la fornitura di beni e/o servizi è quella che pratica il prezzo più basso; ed, in particolare, questo vale, al ministero della Difesa, per le aste dei baschi e dei berretti di tutte le tipologie, dove il prezzo resta l’unico elemento preso in considerazione.

Negli altri Stati, invece, si aggiudica la gara l’azienda o la società che ottiene il punteggio più alto, che viene calcolato in base a diverse caratteristiche, quali, ad esempio, le valutazioni sulla qualità dei campioni; il livello di controllo di qualità nell’azienda; i tempi di consegna e il grado di soddisfazione dell’amministrazione in forniture precedenti, con la richiesta, inoltre, del ciclo completo di lavorazione del prodotto in questione”.

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Questa diversità di approccio al problema degli approvvigionamenti ha indotto il deputato Anotnio Satta (Popolari Udeur) a rivolgere un’interrogazione al ministro della Difesa. “All’estero – aggiunge Satta – è richiesto il ciclo completo di lavorazione dei prodotti per i quali si partecipa all’asta, mentre in Italia non è così per tutti i Ministeri.

Pertanto, un’azienda italiana che, per la prima volta, voglia partecipare ad una licitazione all’estero, parte immediatamente svantaggiata rispetto alle aziende locali, in quanto, non avendo mai partecipato prima, non ha punteggio per gare precedenti; la reperibilità dei campioni ufficiali di riferimento è molto difficile; e a volte, le aziende straniere partecipanti sono solo commerciali e non produttrici”.

Il parlamentare chiede ”quali iniziative, anche normative, il Ministro intenda assumere per evitare che le aziende italiane, nelle gare d’appalto, che si svolgono negli altri Paesi, vengano così fortemente penalizzate”; e se non ritenga “di proporre, a nome del Governo, nelle sedi competenti della Comunità europea, l’adozione dello strumento dell’appalto concorso, in sostituzione della licitazione privata, che prevede gare campionate e punteggi, assicurando la garanzia della parità dei diritti di tutti i partecipanti, per i quali siano stati verificati i requisiti per la partecipazione alla gara”.

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