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Asta Italia: tassi Btp 10 anni al 4,66%, tassi a 5 anni a record da ottobre

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ROMA (WSI) – Il Tesoro italiano ha emesso BTP a lunga scadenza, a cinque e dieci anni. Il risultato è stato contrastato: di fatto, l’Italia dovrà pagare sui BTP a 5 anni il rendimento più alto dallo scorso ottobre, mentre sui BTP a 10 anni paga il tasso più basso da gennaio. I risultati non vengono giudicati positivi dai trader, non solo per l’aumento dei tassi a cinque anni, ma anche per la domanda.

Precisamente, il tasso sui BTP con scadenza nel 2018 è salito al 3,65% dal 3,59% dell’emissione dello scorso 27 febbraio e a fronte di un bid to cover a 1,21; sui dieci anni, il tasso è invece sceso al 4,66% dal 4,83% dell’emissione precedente; a calare è stato però anche il bid to cover, a 1,33 dai precedenti 1,65.

In tutto, sono stati collocati bond per 6,9 miliardi, di fronte ai 7 miliardi previsti. Il mercato dei titoli di stato non reagisce bene, con lo spread a 10 anni che supera quota 340 punti base, a fronte di un rendimento sui BTP decennali che sale al 4,72%.

Alla vigilia, collocati Bot a sei mesi, che hanno messo in evidenza tassi ai minimi da gennaio.

Negativo invece l’esito dell’asta di due giorni fa, che ha avuto per oggetto Btp indicizzati all’inflazione emessi per 1 miliardo di euro e 2,83 miliardi di euro in Ctz a un anno. In quest’ultimo caso, è stato registrato un rialzo del rendimento medio all’1,746% dall’1,682% rispetto a febbraio, a fronte di un calo della domanda.