Economia

Arrestato Matteo Messina Denaro. Quanto vale il suo patrimonio?

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È immenso il patrimonio accumulato da Matteo Messina Denaro. Anche se quantificarne la reale portata è difficile: hanno provato farlo anche gli investigatori, ma non ci sono riusciti. Una stima, per difetto, comunque, è possibile effettuarla: è attorno ai 4-5 miliardi euro, frutto dei guadagni ottenuti grazie al traffico di droga, alle estorsioni e al riciclaggio nei settori più disparati. Questa è la cifra che lo Stato è riuscito, fino ad oggi, a sequestrare al boss. Non è detto, però, il patrimonio effettivo possa essere anche più cospicuo.

Messina Denaro, nel corso degli anni, non ha disdegnato nessun tipo di investimento: ha puntato alle rinnovabili, scommettendo in particolar modo sull’eolico, che veniva curato per il boss della mafia da un noto imprenditore trapanese. Non sono mancati gli investimenti nell’edilizia e nella grande distribuzione.

Il patrimonio di Messina Denaro

Matteo Messina Denaro ha investito il proprio patrimonio in molti settori: anche nel turismo. I soldi dell’ex boss della mafia sarebbero entrati anche nell’ex Valtur, un colosso del turismo del valore di qualche miliardo, di proprietà di Carmelo Patti, l’ex muratore di Castelvetrano, diventato un vero e proprio capitano d’azienda. Cadde come era caduto Al Capone, per un’accusa di evasione fiscale. Le inchieste raccontano che il braccio destro di Patti era il commercialista Michele Alagna, la cui figlia Francesca era una delle amanti di Messina Denaro. Francesca diede al boss una figlia. Il tribunale di Trani, nel 2018, gli sequestrò beni per un valore pari a 1,5 miliardi di euro: questa è risultata essere una delle misure patrimoniali più ingenti mai eseguite dalla Polizia.

Vennero messi i sigilli alla vecchia Valtur. Nel mirino finirono anche una barca di 21 metri, un campo da golf, 232 proprietà immobiliari e qualcosa come 25 proprietà.

Messina Denaro riuscì a mettere su un impero economico anche in Venezuela, dove aveva investito 5 miliardi di dollari in un’azienda di pollame. Secondo gli inquirenti questo costituiva un vero e proprio escamotage per riciclare i proventi del traffico di stupefacenti.

A quanto ammonta il suo patrimonio?

I magistrati ritengono che fino a questo momento solo una parte del ricco tesoro di Matteo Messina Denaro è stato trovato. La domanda, a questo punto, è a quanto ammonta la sua reale ricchezza?

Gli inquirenti ritengono che possano essere enormi, a partire dai soldi che gli sarebbero stati affidati da Totò Riina, il quale intercettato mentre parlava con un altro detenuto nell’ora di aria, affermava che se riusciva a recuperare solo un terzo di quanto aveva sarebbe stato comunque ricco. Ed aveva già trovato qualcuno a cui affidare i soldi: “una persona responsabile ce l’ho e sarebbe Messina Denaro” spiegava Riina.

 

RETTIFICA

Si precisa che in data 19 gennaio 2022 sono stati eliminati dall’articolo tutti i riferimenti a Giovanni Savalle. Il Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, con decreto n. 49/2022 M.P. emesso a conclusione di un lungo ed articolato procedimento (n. 11/2017) depositato in data 1° agosto 2022, ha affermato: “… gli elementi probatori forniti (dal P.M. n.d.r.) non dimostrano una diretta partecipazione del proposto con appartenenti a cosa nostra, presentando soltanto dati irrilevanti ai fini della formulazione, a carico di SAVALLE Giovanni, di un giudizio di intraneità o “vicinanza” ad ambienti mafiosi.

Dopo avere stigmatizzato il contenuto delle dichiarazioni rese dal collaboratore di Giustizia Fondacaro caratterizzate da “macroscopiche inesattezze”, il medesimo Tribunale ha affermato: “il Tribunale non ritiene sussistente la pericolosità qualificata c.d. mafiosa, non essendo emersi elementi dai quali potere inferire indizi di appartenenza di Savalle Giovanni alla consorteria mafiosa”. Il decreto, nella parte in cui ha escluso la pericolosità qualificata di Savalle non è stato oggetto di impugnazione e, dunque, la questione è ormai coperta dal giudicato.