Ammontano a $54 miliardi le perdite delle banche argentine. Il totale supera di ben due volte le stime precedentemente formulate sull’insolvenza degli istituti di credito dell’ Argentina.
E’ quanto afferma l’agenzia di rating Moody’s Investors Service, che ha lanciato l’ennesimo allarme sulla situazione finanziaria dell’Argentina, sottolineando che le perdite bancarie sono state accentuate dalla svalutazione del peso e dalla decisione da parte del governo di bloccare le transazioni finanziarie.
Moody’s vede sempre piu’ imminente il rischio di bancarotta per il sistema finanziario del Paese.
Moody’s sostiene che ben presto le banche minori potrebbero fallire mentre le piu’ grandi, che hanno forti legami con gruppi finanziari internazionali quali FleetBoston Financial Corp (FBF -Nasdaq) e Citigroup (C -Nyse), potrebbero ridurre le loro attivita’ o considerare di abbandonare l’Argentina.
“Il sistema finanziario potrebbe regredire a uno stadio primitivo e ridursi a poche banche”, ha commentato Scott Grannis, chief economist di Western asset Management.
Per evitare il collasso, ha puntualizzato Moody’s, il governo dovrebbe tenere sotto controllo le banche, contribuire all’aumento del loro capitale convertendo tutti i depositi in pesos svalutati o in obbligazioni a lungo termine denominate in peso e tentare di venderle.
Nel frattempo il Presidente Bush ha sottolineato che l’America potrebbe aiutare l’Argentina nel caso in cui venisse presentato un solido piano di ripresa economica.
