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ARGENTINA: ECCO IL PIANO DI EMERGENZA

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Ecco i principali punti della legge d’emergenza economica, adottata dal Parlamento di Buenos Aires.

Con la fine della parità tra la divisa argentina e il dollaro, durata poco più di dieci anni, il piano prevede un sistema di doppio cambio con il dollaro a 1,40 pesos per il commercio estero e un’oscillazione libera della moneta per le altre operazioni.

Con il nuovo provvedimento il peso sarà svalutato del 28,6% rispetto al dollaro.

Il mercato ufficiale dei cambi, sospeso il 21 dicembre, riaprirà dopodomani.

Vengono attribuiti al governo poteri speciali fino al 2003 per fissare un nuovo regime in materia economica, finanziaria, sociale e dei cambi.

Il governo potrà stabilire il rapporto di
cambio
tra il peso e le divise straniere e a fissare le norme del mercato dei cambi.

Divieto di indicizzare i debiti in peso per le variazioni dei prezzi (inflazione), dei costi o delle emissioni monetarie.

I debiti fino a $100 mila con le banche relativi ai crediti ipotecari o prestiti personali sono trasformati in peso a un tasso alla pari.

Gli accordi denominati in dollari tra cittadini sono trasformati in peso a un tasso alla pari, per un periodo iniziale di 180 giorni.

E’ prevista la creazione di un’imposta sull’export di petrolio e dei suoi derivati, per compensare le perdite delle banche nel passaggio in peso dei debiti in dollari.

Le tariffe dei servizi pubblici calcolate in dollari sono trasformate in peso con un regime di parità.

I saldi debitori delle carte di credito o di quelle di debito verranno espressi in peso.

Possono essere denominate in dollari le spese fatte oltre confine.

Sono proibiti i licenziamenti senza giusta causa per un periodo di tre mesi, pena il versamento di una penale doppia.