L’Argentina offre ai creditori dei bond finiti in default oltre 5 anni fa un rimborso che prevede un taglio del 66,3% sul valore nominale dei titoli in loro possesso.
L’offerta, che comincera’ tra 10 giorni e durera’ 30 giorni e’ rivolta a tutti gli obbligazionisti che non hanno accettato lo swap di 5 anni fa e riguarda 20 miliardi di dollari di bond di cui circa 4,5 miliardi di dollari in possesso di creditori italiani.
Altri creditori risiedono soprattutto negli Stati Uniti, a Lussemburgo, in Francia, in Giappone e in Germania.
Nel commentare l’operazione, l’economista Orlando Ferreres ha affermato che “lo swap sarà un successo”.
L’ex numero uno della Banca centrale argentina Alfonso Prat-Gay ha sottolineato poi che “questa operazione ha l’obiettivo di porre fine al nostro isolamento dal resto del mondo. Bisognerà vedere a questo punto se tale generosità sarà ripagata con l’accesso ai mercati a tassi ragionevoli”.
Il governo argentino, che aveva dichiarato inizialmente che non avrebbe lanciato un altro swap, è stato costretto a cambiare idea dopo aver constatato l’impossibilità di ricevere nuovi prestiti nei mercati finanziari a tassi inferiori al 14%.