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ANTITRUST: VETO SULLA FUSIONE WORLDCOM/SPRINT

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Le autorita’ federali antitrust degli Usa hanno espresso parere negativo sulla fusione da $115 miliardi tra WorldCom Inc. (WCOM) e Sprint Corp. (FON) perche’ l’operazione violerebbe le leggi antitrust e creerebbe un monopolio nel settore dei router su Internet (centralini di smistamento dati).

Secondo quanto riportato oggi dal Wall Street Journal, dopo un’indagine durata sei mesi l’antitrust Usa ha consegnato le sue conclusioni a Joel Klein, il capo dell’ufficio antitrust del dipartimento di Giustizia Usa.

Klein, che non ha ancora preso posizione, si e’ gia’ messo in contatto con i legali delle due societa’ chiedendo un incontro per la prossima settimana. Klein, che non e’ vincolato dal parere dell’autorita’ per la concorrenza, potrebbe dare comunque il via libera all’acquisizione se le due societa’ approveranno la cessione di alcune loro sussidiarie in modo da rimettersi in linea con i regolamenti federali antitrust.

Sprint ha fatto sapere tramite un portavoce che e’ pronta a cedere le attivita’ nel settore Internet – quello sotto accusa dalle autorita’ antitrust – e ha gia’ fatto i primi passi per la creazione di una divisione su cui confluiscano tutte le attivita’ del settore.

Le due societa’, che hanno comunque confermato la volonta’ di procedere con la fusione, sembrano intenzionate anche a vendere parte delle loro attivita’ nel settore della telefonia a lunga distanza, ma sono contrarie alla vendita di UUnet, la divisione internet di WorldCom.

WorldCom e Sprint sono rispettivamente la seconda e la terza piu’ grande compagnia telefonica a lunga distanza negli Stati Uniti.

Il titolo WorldCom ha chiuso ieri a $42 in ribasso del 2,32%. Sprint ha chiuso a $58 in ribasso dello 0,32%.