L’euro continua a indebolirsi sul mercato dei cambi e stamattina, per la prima volta dal marzo del 2009, è calato sotto quota 1,25 dollari.
Di fatto, la moneta unica ha toccato il minimo di 1,2493 dollari per poi risalire a 1,2524 dollari. La performance risente anche delle misure eccezionali di stabilizzazione dei mercati messe in campo dalla Bce, e che secondo alcuni analisti implicano un possibile slittamento dei futuri rialzi dei tassi di interesse.
Tuttavia oggi il presidente Jean-Claude Trichet ha ribadito che l’istituzione effettuerà anche intervento correttivi per evitare che alcune misure, come gli acquisti di titoli di strato, possano dare origine e affetti distorsivi sulla sua politica monetaria. E “non tollereremo inflazione”, ha aggiunto Trichet.
C’è da dire poi che proprio nella giornata di oggi il dollaro sarà messo alla prova da una serie di dati macro di rilevante importanza. In particolare sono attesi i dati di aprile sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale, oltre alla prima stima di maggio della fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan.