Economia

Anche in MPS assunti ex ispettori di Bankitalia

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SIENA (WSI) – Il sistema delle porte girevoli tra Banca d’Italia e i soggetti controllati, cioé le banche italiane, non riguardano solo le due piccole banche venete ma anche l’istituto più antico del mondo, il Monte dei Paschi di Siena.

Le porte girevoli indica passaggi di controllori nelle banche controllate con specifico riferimento agli ex dipendenti di Banca d’Italia, che a un certo punto della loro vita professionale hanno deciso di intrattenere un rapporto di lavoro con la Banca Popolare di Vicenza, e ora si scopre anche con Mps. Come scrive sul suo blog Andrea Giacobino, mentre stava esplodendo il disastro dell’istituto di Rocca Salimbeni la prima porta girevole è stata varcata da Marco Massacesi, oggi in Accenture, che dopo 7 anni a Via Nazionale nell’area vigilanza fu assunto in MPS nel 1999, inizialmente occupandosi di audit, e poi  diventò vice direttore generale e chief financial officer.

“In sostanza era il numero 3 della banca dopo il presidente Giuseppe Mussari e il direttore generale Antonio Vigni”.

Quando nel 2011-2012 partì l’ispezione di Banca d’Italia Massacesi relazionò l’ex collega Giampaolo Scardone, capo ispettore del team della banca centrale. La seconda porta girevole è quella imboccata da Fabrizio Leandri, che dal 1993 al 2004 ha ricoperto vari ruoli in Banca d’Italia e poi nel 2004, fu assunto in MPS dove dopo tre anni diventò capo dell’audit e poi durante l’ispezione del 2011- Leandri incrociò in più occasioni i suoi ex colleghi.

Tutte porte girevoli messe agli atti, la prima confermata da un altro ispettore di Via Nazionale, Pasquale La Ganga, sentito come teste – “Mi fu riferito da Scardone stesso in maniera molto chiara, che egli ebbe un colloquio con Massaccesi che aveva a tema la questione Alexandria” – la seconda da una dichiarazione di Leonardo Bellucci, capo del risk management della banca – “Il  referente della banca che gestiva i rapporti col team ispettivo era Leandri”.