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ANALISI TECNICA INDICI AZIONARI USA

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Il presidente di Cisco ha fornito il pretesto per un rimbalzo ormai atteso dopo un mese di agosto decisamente negativo.

Si tratta dell’ennesima falsa ripartenza oppure il mercato è pronto ad effettuare un movimento rialzista che porti ad un nuovo strutturale up trend?

La performance settimanale positiva non deve indurre ad eccessi di ottimismo; permane ancora sempre molto pessimismo, come testimonia un recente report dell’associazione statunitense dei semiconduttori dove si rivela un calo piuttosto consistente di ordini e fatturato.

I leading indicator mostrano un progresso, contenuto, ma pur sempre un progresso, ed il quarto consecutivo, un segnale di risveglio dell’economia.

Preoccupa invece molto la scarsa visibilità degli utili aziendali e delle previsioni a dir poco deludenti sul prossimo futuro.

Il Nasdaq effettua un recupero piuttosto forte; la performance di venerdì “raddrizza” in realtà una settimana trascorsa in attesa della scontata decisione di Alan Greenspan.

Questa settimana i dati “macro” attesi sulla fiducia dei consumatori (martedì), sui consumi delle famiglie (giovedì) ed il Chicago PMI di venerdì potranno rivelare quale sia il recente sviluppo del forte rallentamento economico in atto e dare maggiore ottimismo ad investitori più che prudenti e resi impermeabili alle notizie positive da una bolla speculativa che ha portato ad un crollo vertiginoso delle quotazioni dei titoli high tech.

Tutti gli indici statunitensi sono accomunati dalla presenza di robuste aree di resistenze; la rottura di questi livelli potrà consentire acquisti in ottica meno speculativa e maggiormente tattica.







INDICE

VAR. % LAST
WEEK

VAR. INIZIO
ANNO

VAR. LAST 12
MESI

Dow Jones

1,78

-3,37

-6,79

S&P 5000

1,98

-10,95

-21,44

Nasdq

-2,67

-22,41

-52,71

 

 

 

 

Nikkei

-2,44

-19,00

-33,02







DOW JONES

Con il recupero avvenuto la scorsa settimana, il listino azionario meno volatile tra i principali indici mondiali fa segnare un buon recupero riportando i corsi all’interno dell’ampio box laterale compreso tra 10.400 e 10.600 punti.
La tenuta di area 10.400 consente operazioni speculative con obiettivo a 10.600.

Gli oscillatori osservati su scala giornaliera si riportano verso la parte alta della banda di oscillazione avvicinandosi alla fascia che delimita la zona di ipercomprato, lasciando ben evidenti spazi di apprezzamento se osservati su scala settimanale.

Operazioni in acquisto costringono, visto il complesso quadro fondamentale e la fortissima volatilità, il trader a attuare strategie protezione con uno stop loss dinamico da posizionarsi intorno a 10.200 punti.


SUPPORTO

VALORE

RESIST.

VALORE

S1

10400

R1

10500

S2

10200

R2

10600

S3

10000

R3

10700






S&P500

Il tanto atteso movimento di pull-back si è verificato; dopo aver riportato i corsi intorno ad un importante supporto statico (1.160 punti) l’indice ha reagito brillantemente arrivando a testare una prima resistenza importante a 1.180 punti.

Su questi valori transita la trend line ribassista di medio periodo generatasi dai massimi fatti registrare il mese di settembre dello scorso anno.

Spazi di apprezzamento sensibile si evidenziano dall’analisi degli oscillatori, inclinati positivamente e con ampi margini su scala settimanale.

Operazioni aggressive possono essere effettuate in ottica di breve sulla rottura di questa prima resistenza sino al test di area 1.200 punti, livello di ingresso per chi invece volesse muoversi con minor propensione speculativa sul mercato.

Il superamento di questa resistenza appare basilare per poter valutare con minor apprensione il futuro della Corporate Usa.

Una protezione agli acquisti è individuabile intorno ai 1.140 punti, laddove in caso di rottura di questo supporto, potremmo assistere ad un nuovo test dei minimi di primavera





SUPPORTO

VALORE

RESIST.

VALORE

S1

1160

R1

1180

S2

1140

R2

1200

S3

1120

R3

1240






NASDAQ

Le dichiarazioni di ritrovato ottimismo da parte dei vertici di Cisco hanno riportato il sereno, almeno temporaneamente, sul listino high tech americano.

Le prime tre settimane di agosto avevano generato la rottura del trading range laterale portando con sè l’aumento della volatilità e la repentina accelerazione di un trend di fondo fortemente negativo.

Gli oscillatori evidenziano l’inversione dal profondo ipervenduto estivo avendo ancora decisi spazi di apprezzamento.

Operazioni in acquisto trovano quindi giustificazione nella prospettiva di un rimbalzo dopo l’uscita dei corsi dal trend discendente di breve periodo, pur in un contesto ancora di non facile decrittazione.

Per valutare con maggior attenzione quando “entrare” sul mercato, la rottura della prima resistenza posta a 1.900 punti rappresenta un valido segnale; obiettivo del rimbalzo si può individuare già intorno ai 2.000 punti.

Una volta raggiunto questo livello e dopo una opportuna fase di consolidamento si potrebbero impostare operazioni caratterizzate da un minor margine di rischiosità.

Stop loss intorno ai 1.850 punti, posizione dalla quale, con una accelerazione della discesa, valutare operazioni “corte”.





SUPPORTO

VALORE

RESIST.

VALORE

S1

1900

R1

1965

S2

1800

R2

2000

S3

1625

R3

2100