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ANALISI TECNICA DEGLI INDICI USA

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É trascorsa una settimana dove gli scandali contabili di WorldCom(WCOME – Nasdaq), i festeggiamenti ed i timori, fortunatamente senza attentati gravi, per il quattro di luglio, le ricoperture tecniche hanno generato sedute volatili, quasi schizofreniche contraddistinte da emozioni estreme passate dallo sconforto per i nuovi minimi degli ultimi cinque anni per il Nasdaq all’euforia per i rimbalzi del 5% di venerdì scorso.

Le statistiche macro non brillanti sull’andamento del mercato del lavoro sono state accantonate rapidamente come dati sostanzialmente attesi nello scenario di ripresa economica su ritmi più lenti rispetto a quelli del primo trimestre. Le notizie relative a WorldCom hanno permesso una ripresa dei corsi ed una sospensione del “delisting” dal Nasdaq per quarantacinque giorni in attesa di nuove informazioni.

La realtà conferma come i listini azionari statunitensi siano ancora in fase ribassista, con sporadiche rabbiose reazioni e pull back violenti.

La forza della divisa europea nei confronti del dollaro rende il quadro incerto, così come le incognite politiche internazionali fanno sì che vi siano ancora molte incognite rendendo le operazioni in acquisto particolarmente speculative.

La notizia odierna di probabili nuove irregolarità contabili da parte del colosso farmaceutico Merck obbliga ad essere maggiormente attenti ai livelli operativi con una maggior disponibilità ad accettare eventuali eccessi del mercato in simili occasioni.




































Indici USA al 01 Luglio 2002
Indici % scorsa sett. % dal 01/02 % ultimi 12 mesi
S&P500 0,743 -25,74 -30,37
DJIA 1,18 -6,46 -10,50
Nasdaq -0,16 -13,85 -18,88

NASDAQ

WorldCom ha reso inutile qualsiasi valutazione tecnica e si sono visti nuovi minimi ritornando ai livelli di cinque anni prima.

Nonostante il recupero durante l’ultima seduta della settimana la performance rimane negativa.
Indicazioni di acquisto emergono dall’analisi degli oscillatori su base giornaliera, così come elemento positivo, tecnicamente parlando, appare la rottura del canale ribassista di breve generatosi nelle ultime due settimane.

Area 1440-1420 diventano ora una base dalla quale valutare le prossime evoluzioni:
La rottura di 1455 punti e, per traders meno aggressivi di area 1485 punti, permettono di impostare acquisti speculativi con target ravvicinati a 1.500 e possibile estensione a 1550/1555.

La rottura dei 1.420 punti consentirebbe di valutare operazioni di “short selling” con target un nuovo test dei minimi appena raggiunti, la cui rottura porterebbe ad un aumento dei rischi di accelerazioni verso i 1.250/1.240 punti.
Per acquisti meno speculativi è opportuno attendere un mutamento sistematico del quadro grafico ed una stabilizzazione sopra 1.600 punti.

DOW JONES

Il supporto statico e, soprattutto, psicologico di area 9.000 punti ha scongiurato chiusure sotto questi livelli, pur con minimi intraday al disotto.

Il violento rimbalzo avvenuto in una sola seduta, con volumi non significativi, ha riproposto un test della trendline superiore del canale ribassista che racchiude da un mese il trend.

Per effettuare nuove operazioni, con i primi segnali aggressivi dagli oscillatori più veloci, si possono valutare le seguenti ipotesi.

La rottura al rialzo della resistenza intermedia a 9.400 punti con primo target un test della resistenza di 9.800 punti ed estensione a 10.000 punti.

Per operare in condizioni di minori tensioni si consiglia di pazientare il ritorno dei corsi attorno ai 9.800 punti

La rottura del supporto che ha retto la scorsa settimana darebbe nuovo impulso al ribasso con supporti a 8.500 e 8.000 punti.

S&P 500

I minimi del settembre 2001 questa volta non hanno retto, ma la reazione di venerdì scorso ha generato un rimbalzo che di fatto azzera la settimana scorsa, fornendo elementi di riflessione sul prossimo futuro.

Si confermano i segnali di inversione dall’ipervenduto dell’RSI.

Nuove operazioni potranno essere considerate con la rottura al rialzo di area 990 punti per i traders più agguerriti, mentre per acquisti meno speculativi sarebbe opportuno attendere un segnale di maggior intensità caratterizzato dal ritorno sopra 1.000 punti.

Target della continuazione del rimbalzo a 1.036 ed estensione a 1.050, livello che una volta raggiunto indicherà una maggiore neutralità dei corsi ed una valutazione meno aggressiva del prossimo futuro.

La rottura del supporto di area 980, con stop individuabile a 970 punti sarebbe un segnale per chiudere gli acquisti ed attendere il ritorno e la tenuta dei recenti minimi fatti segnare.

*Andrea Barrel e’ un analista indipendente che collabora con Wall Street Italia