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Amazon e Yahoo eludono il fisco, la Spagna indaga

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Madrid – Hanno anticipato i tempi le multinazionali americane sbarcate in Spagna a caccia di affari. Il governo guidato dal premier Mariano Rajoy ha proposto qualche giorno fa di non tassare gli utili e i ricavi che le società straniere realizzeranno nel Paese. La legge è ancora in fase di discussione. Per loro è solo un dettaglio: l’hanno già preso alla lettera. Non sono solo Microsoft, Google, Facebook, Apple ad aver eluso il pagamento delle imposte qui. Da oggi la lista di chi avrebbe fatto il furbo si è allungata con altri due nomi eccellenti: quelli di Amazon e Yahoo.

Intrecciano sedi legali e commerciali laddove vedono che è possibile ottenere una riduzione dell’imposizione fiscale dall’Irlanda ai Paesi Bassi, passando per il Lussemburgo. Così ecco che Amazon Corporate Spagna ha messo radici in Lussemburgo, mentre la sede di Yahoo Spagna si trova nei Paesi Bassi.

Al momento le dirette interessate si trincerano dietro il silenzio, ma la situazione sembra essere lampante. Secondo quanto emerge dai documenti non avrebbe versato un centesimo di euro in tasse alle casse dell’erario spagnolo.

Amazon Corporate Spagna ha dichiarato un fatturato di poco più superiore ai 300mila euro. Come confermato da fonti vicine all’Agenzia delle Entrate, ora le indagini stanno cercando di appurare quale sia il reddito reale lì e e perché possa vendere prodotti come ad esempio gli e-book, ossia libri elettronici, a un Iva del 3%, quando in Spagna è del 21%.

Diversa la situazione di Yahoo: nel 2011 i suoi ricavi hanno effettivamente superato quota 17 milioni di euro. La società avrebbe quindi dovuto pagare le tasse. Peccato che in questo caso l’unico azionista di Yahoo Spagna sia una società che ha sede nei Paesi Bassi, dove gli sgravi fiscali sono ben noti.