Economia

Alitalia: opportunità a “stelle e strisce”

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Alitalia: una opportunità a “stelle e strisce”

Leggendo l’offerta presentata da un Fondo speculativo americano interessato all’acquisto in toto della nostra compagnia di bandiera in Italia c’è chi comincia a nutrire un sano ottimismo che forse qualcosa si muove e, per la prima volta da qualche decennio, nel verso giusto.

Il fondo Cerberus Capital Management, che ha lanciato l’offerta, è considerato sul mercato mondiale uno dei più grandi investitori speculativi di Wall Street. Fondato nel 1999 da Steve Feinberg e guidato tra gli altri dall’ex vicepresidente Usa (nell’amministrazione di George Bush Sr.) Dan Quayle, gestisce oggi circa 30 miliardi di dollari con una rete di 150 professionisti.

Al momento tuttavia sembra che l’offerta di acquisto sia giunta fuori tempo massimo fissato dal Bando di gara pur evidenziando, per come riferito dal Financial Times, l’acquisto della intera compagnia escludendo ogni sorta di spezzatino e procedendo ad una profonda ristrutturazione.

L’offerta, ancorché giunta fuori sacco, appare decisamente preferibile a quelle avanzate dalla tedesca Lufthansa e dalla britannica compagnia “low cost” EasyjJet , interessate soltanto alle attività in bonis della nostra Compagnia di bandiera.

Si dice pure che Cerberus, sarebbe disposto a investire fra 100 e 400 milioni di euro per il controllo di Alitalia, con un piano che prevede anche il ruolo del governo italiano, con una quota nella compagnia, e quello dei sindacati, con una sorta di ‘condivisione degli utili’. Cerberus si sarebbe addirittura detta disponibile ad un ingresso immediato per ottenere “un vantaggio” nella riorganizzazione anche prima di fare il suo investimento, per sfruttare gli ampi poteri che i commissari hanno per rilanciare la compagnia durante il processo di amministrazione controllata.

“Ci sono le regole e vanno rispettate”, ha spiegato una fonte italiana al Financial Times, sottolineando che l’offerta di Cerberus non può essere considerata a meno che non venga cancellata l’asta già effettuata.

Alitalia acquistata in toto da Cerberus, un’opportunità evidente

Al netto del fine speculativo dell’investimento, peraltro assolutamente legittimo per operazioni di questa portata, appare innegabile la convenienza dell’operazione che dovrebbe suggerire, laddove tecnicamente possibile,  l’immediato annullamento dell’asta in corso, potendo ragionevolmente rifiutare le offerte pervenute per il sol fatto del proposto “spezzatino”.

La convenienza, a parere di chi scrive si può spiegare sotto il duplice aspetto:

  1. La conservazione del brand “Alitalia”, con la implicita possibilità di guadagnare fette di mercato, una volta messa nelle condizioni di competere non solo nei cieli europei, in un settore peraltro in crescita, complementare al trend dell’offerta turistica del nostro sistema Paese;
  2. Il fatto di voler acquistare il pacchetto “Alitalia” nella sua interezza sottende una valutazione oggettiva del nostro mercato aeronautico, convinti come siamo che nessun imprenditore butterebbe 400 milioni di euro se non avesse il ragionevole convincimento del ritorno del capitale investito.

Per concludere, ai fallimenti nostrani  di quelli che furono definiti “i capitani coraggiosi” e alle chiacchiere delle Compagnie europee, spero che vada in porto l’operazione a “Stelle & Strisce”  che, notoriamente, in fatto di pragmatismo non devono imparare niente da nessuno.