Economia

Alitalia: nella newco FS e Tesoro sopra il 50%

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Il governo italiano parteciperà alla costituzione della Nuova Alitalia, tramite il Ministro dell’Economia e Finanze. Lo si legge in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La partecipazione dovrebbe essere nella forma dl 18% circa al Tesoro. Insieme alla quota facente capo a Ferrovie dello Stato si supererà il 50%.

A conclusione del vertice tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vice presidente Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia Giovanni Tria si dà ufficialmente il via libera all’ingresso dello Stato. Il Mef sarà così parte attiva nella costituzione della nuova compagnia di bandiera, a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea.

Fs dovrà presentare il piano entro il 31 marzo. Che il Tesoro e le Ferrovie dello Stato potrebbero superare il 50% nella newco per la nuova Alitalia lo ha detto Di Maio in un incontro con i sindacati. Lo riferiscono le agenzie stampa citando fonti sindacali.

Nuova Alitalia: si studia alleanza Delta e Easyjet

Il Cda di Ferrovie stringe così il campo sulla compagnia americana Delta Airlines o sulla low cost inglese EasyJet come le prescelte per avviare una trattativa. L’obiettivo è proseguire nella definizione degli elementi portanti del piano della nuova Alitalia. Una cosa è certa: nella newco si potrà contare sulla partecipazione del governo.

Alla luce delle conferme di interesse pervenute da parte di Delta Air Lines ed easyJet a essere partner industriali di FS Italiane nell’operazione Alitalia, il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane si è riunito oggi e ha deliberato di avviare una trattativa con le citate Compagnie aeree, al fine di proseguire nella definizione degli elementi portanti del Piano della nuova Alitalia.

Così FS dopo la nota di Palazzo Chigi. Ferrovie dello Stato inizierà le trattative esclusive per Alitalia con Delta e easyJet, che dovrebbero avere una partecipazione del 40% nella nuova società. La quota di partecipazione del Ministero dell’Economia dovrebbe ammontare invece a circa il 18% del capitale secondo quanto riporta oggi Repubblica. Il leader Cgil Maurizio Landini, preoccupato sugli eventuali esuberi, lancia l’allarme.

Bisogna assolutamente fare presto, è passato troppo tempo e non si può più aspettare  ci auguriamo che ci sia una risposta precisa sul tipo di accordo che si intende fare su quali sono i partner e quale sia il progetto che si vuole realizzare”.