Economia

Alitalia, Delrio: “problemi seri, siamo preoccupati”. Cancellato 60% voli

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Sono problemi seri. Non si affrontano a cuor leggero. La preoccupazione c’è”. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, non fa nulla per nascondere i timori del governo sul futuro della compagnia aerea. La dichiarazione del ministro arriva nel giorno dell’incontro tra l’esecutivo e i sindacati.

Già qualche giorno fa, lo scorso 16 febbraio, Delrio aveva sottolineato come fosse importante non far pagare ai lavoratori i problemi eterni di Alitalia.

“Siamo in presenza di una profonda crisi dell’ex compagnia di bandiera” ma “non dobbiamo far pagare ai lavoratori gli errori dei manager. Per noi (del governo) non si parte da lì”. In quell’occasione Delrio aveva sottolineato che “i sacrifici si possono fare se ci sono piani industriali seri, allora tu puoi chiedere anche un sacrificio ai lavoratori, se sai che c’è un orizzonte e non se fai pagare a loro le scelte strategiche sbagliate che hai fatto. Perché questo è il punto”.

Intanto Alitalia ha reso noto di essere “stata costretta a cancellare il 60% dei voli programmati” sia nazionali che internazionali il 23 febbraio, a causa dello sciopero che è stato proclamato dalle sigle sindacali Usb e Cub Trasporti e dalle associazioni professionali Anpac e Anpav, per l’intera giornata ad eccezione delle fasce garantite 7-10 e 18-21), e dai sindacati confederali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta (dalle 14 alle 18).

Nella nota si legge che Alitalia “ha immediatamente attivato un piano straordinario per riproteggere sui primi voli disponibili il maggior numero di passeggeri coinvolti nelle cancellazioni”.

Una storia, quella della compagnia aerea, che non sembra destinata, almeno per ora, a concludersi a lieto fine.

Tutt’altro, visto che nelle ultime ore sono trapelate indiscrezioni su esuberi che erano stati in precedenza quantificati tra 600 e 1500 unità, e che ora ammonterebbero invece a circa 2000 unità.