Società

Alert: in Spagna fusione di emergenza tra 4 banche

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Il governo spagnolo (uno dei piu’ indebitati dei paesi PIIGS) e’ dovuto intervenire nuovamente al salvataggio del proprio sistema bancario sottoposto a stress da debito, imponendo una merger forzata tra 4 delle maggiori banche della Spagna, che per essere lasciate in vita saranno fuse “virtualmente”.

La mossa, che non e’ affatto piaciuta nemmeno a Wall Street, dove c’e’ poca tolleranza per banche che falliscono o vengono salvate, ha la regia della Banca di Spagna e riguarda quattro dei maggior istituti bancari iberici: Cajastur, Caja de Ahorros del Mediterráneo (CAM), Caja Extremadura e Caja Cantabria. La nuova entita’ sara’ post-fusione diventera’ la terza cassa di risparmio del ssiema bancario spagnolo.

La notizia arriva poche ore dopo il salvataggio della piccola Cassa di Risparmio CajaSur da parte del governo di Madrid, che tramite la Banca di Spagna e’ intervenuto durante il weekend iniettando in Cajasur €530 milioni.

La merger tra le 4 banche e’ definita virtuale poiche’ gli istituti faranno parte di una sorta di conglomerata “lasca”, nel senso che ogni banca dovrebbe mantenere una discreta autonomia. Gli assets in portafoglio della nuova entita’ fanno pero’ capire quanto seria sia la situazione in Spagna: €135 miliardi. Poiche’ ogni catena anche robusta si spezza quando salta l’anello piu’ debole, la strategia del governo Zapatero e’ di iniettare capitali per rafforzare gli anelli deboli sul territorio. Le 4 banche infatti hanno una forte presenza locale.

Nella sede del Banco de España a Madrid, i vertici di Cajastur, Caja de Ahorros del Mediterráneo (CAM: Modesto Crespo, nalla foto in home page, ne e’ l’ad e guidera’ la nuova entita’), Caja Extremadura e Caja Cantabria hanno firmato ioeri sera un protocollo di intenti secondo quello che gli spagnoli definiscono SIP (Sistema Institucional de Protección). In totale le 4 banche hanno 2.300 sportelli, 14.000 dipendenti e impieghi per 177 miliardi.

La quadrupla banca dovra’ mettersi subito in regola con i parametri piu’ rigidi in vigore nell’area Ue: rapporto di solvibilita’ del 12%, TIER 1 del 9,4% e capitale “core” del 7,6%. Si fara’ anche una ricapitalizzazione mista, ma in questa prima fase non e’ ancora chiaro con quali apporti di cash e da parte di chi.