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ACCIAIO: SI PREPARA LA GUERRA

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I titoli legati all’acciaio sono in ribasso, in Italia come nel resto d’Europa, dopo la decisione degli Usa di imporre un dazio compreso tra l’8 e il 30% sulle importazioni da Europa, Asia, Sudamerica, e in attesa di contromosse da parte dei paesi colpiti presso l’organizzazione internazionale del commercio (WTO).

Soffrono in particolare la tedesca Thyssen Krupp, le spagnole Acelor (nuovo gruppo nato dalla fusione tra i produttori europei Usinor, Arbed e Aceralia, quotato dallo scorso febbraio e primo produttore al mondo di acciaio) e Acerinox, che però, avendo un impianto anche negli Usa, riesce a limitare le perdite.

Il mercato si disimpegna con cautela (visto che il titolo entrerà presto nel FTSE-100 londinese) anche da Corus, quotato sia a Amsterdam che a Londra.

In Italia il settore è rappresentato da titoli come Dalmine, ENI, Erg, Maffei, tutti in ribasso.

I governi e i produttori di acciaio stanno pensando di mettere in atto azioni legali contro la decisione del presidente americano George W. Bush di applicare la tassa all’importazione di acciaio.

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