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A Wall Street gli indici si afflosciano

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Dollaro ai minimi di due mesi, oro tornato sui livelli di sette settimane fa mentre l’azionario Usa mette a segno i maggiori incrementi dallo scorso 15 giugno. Si in quadrano cosi’ le prime due ore di contrattazione a Wall Street, dove sono tornati con decisione (almeno per il momento) gli acquisti conditi da nuova voglia di rischio. Ma a meta’ giornata gli indici si sono allontanati dai massimi intraday (+2.0% per il Nasdaq) piu’ che dimezzando i guadgani in segutio ai primi sell.

A livello settoriale, continua la riscossa degli energetici (+1.92%), seguiti da finanziari (+1.55%), utilities (+1.35%), tecnologici e risorse di base (+1.2%).

Dopo la peggior settimana dal 7 maggio (che aveva visto il Dow perdere il 4.5%, -5.9% per il Nasdaq e -5% per l’S&P 500), tra gli operatori Usa c’e’ voglia di un rimbalzo, che ha contagiato anche le borse dall’Asia all’Europa. I Buy continuano snobbando l’unico dato macro della giornata, che ha deluso le attese. L’Ism non manifatturiero a giugno e’ calato a quota 53.8 da 55.4 di maggio, quando aveva toccato i massimi di quattro anni. Il fatto che il risultato si mantenga al di sopra della soglia di 50 punti e’ comunque importante, perche’ indica comunque un’espansione. Il settore dei servizi, poi, e’ pari all’80% di tutta la forza lavoro Usa.

Complice un’attenuazione dei timori sui conti pubblici europei, l’euro continua sulla strada del rialzo.

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Le buone notizie dall’Europa non sono mancate. La Spagna ha venduto titoli di stato a 10 anni per 6 miliardi di euro contro una domanda (arrivata anche da operatori non spagnoli) superiore a 13 miliardi. Intanto la Bce continua a drenare liquidita’ nel sistema finanziario, ma meno del previsto indicando che le banche non sono a corto di quattrini come si e’ temuto la settimana scorsa.

Certo e’ che il numero uno dell’Eurotower Trichet dara’ ancora il suo supporto avendo pero’ accorciato le scadenze (da un anno a tre e sei mesi). Queste e altre indicazioni, a cominciare dagli stress test, potrebbero emergere dalla conferenza stampa di giovedi’, che seguira’ l’annuncio sui tassi, visti invariati all’1%.

A livello societario, Jpm ha promosso Goldman Sachs (+1.46%)a Overweight da Neutral. Attenzione a BP (+6.75%). Il gruppo starebbe corteggiando dei fondi sovrani asiatici per evitare di finire oggetto di takeover. Il tutto a 78 giorni dall’esplosione del pozzo Macondo nelle acque del Golfo del Messico. Il titolo beneficia della promozione degli analisti di Rbs, a Buy da Hold.

Il comparto dei semiconduttori e’ destinato ad approfittare dei dati forniti dalla Semiconductor Industry Association. Le vendite globali a maggio hanno registrato un +4.5% su base mensile. Rispetto allo stesso mese di un anno fa, l’incremento e’ stato del 47.6%, anche se in lieve calo rispetto al dato di aprile.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio scambiano in rialzo. I futures con consegna agosto avanzano di $1.40 attestandosi a quota $73.54 al barile. L’oro continua ad esser venduto e cede $15 a quota $1.193 l’oncia. Il cross euro/dollaro si trova a $1.2638 (+0.80%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 2.9640% dal 2.9790% di venerdi’.