L’agrolimentare guarda sempre di più all’Est Europa. Nei primi otto mesi del 2006, comparati con lo stesso periodo dello scorso anno, il nostro export verso l’Ungheria cresce del 22 per cento e il nostro import del 20 per cento. Il saldo comunque rimane negativo per quasi 25 milioni di dollari, contro i quasi 22 di un anno fa. Le aziende italiane mirano però ad affermare sul mercato ungherese le tipicità delle nostre produzioni, puntando soprattutto sui marchi protetti. Lo si legge in una nota di Assocamerestero, ricordando che la Camera di commercio italiana nel Paese organizza infatti in questi giorni la visita di alcune imprese italiane del settore agroalimentare per migliorare la nostra presenza. Le nostre importazioni riguardano principalmente prodotti dell’agricoltura e dell’ortofrutta, aumentate del 26 per cento, ma anche preparati e conserve di frutta. Esportiamo in principal modo ortofrutta, olio (più 93 per cento) e zucchero. In questi giorni si chiude la visita di due delegazioni italiane che, tramite la Camera di commercio italiana in Ungheria, partecipano alla fiera internazionale del settore alimentare “Foodapest”. A tal riguardo, le Camere di commercio di Potenza e di Lecce selezionano sei consorzi e cinque aziende italiane con produzioni tipiche dei loro territori.
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