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Terremoto, UsuraUnicredit a banche: moratoria rate non basta

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Il Comitato UsuraUnicredit non molla la presa e, riferendosi alla disperazione di coloro che hanno perso tutto con il devastante terremoto che ha colpito lo scorso 24 agosto il centro Italia, si rivolge alla banca Unicredit. Nel comunicato diffuso oggi, dal titolo  “Quando la Tragedia diventa Business”, il Comitato UsuraUnicredit scrive:

La “moratoria di 12 mesi sulle rate dei prestiti alle imprese nelle zone colpite e sui mutui in essere sugli immobili delle Famiglie che hanno subìto danni in seguito al fortissimo terremoto” annunciata da diversi istituti bancari e – fra questi e primo fra tutti Unicredit – quale misura di solidarietà in favore degli italiani colpiti da questa immane sciagura, in realtà non leva il problema in quanto esclusivamente rinvia il momento del pagamento di qui ad un anno”.

Continua il Comitato UsuraUnicredit:

“Se, come ci si augura, fra dodici mesi le aziende dovessero aver riavviato a pieno regime le proprie attività, ciò sarebbe l’esito di nuovi finanziamenti e, quindi, di nuovi debiti, da sommarsi ai precedenti già assunti dagli imprenditori. Tanto è vero che la stessa Unicredit ha messo a disposizione “un plafond iniziale di 250 milioni di euro per l’erogazione di finanziamenti finalizzati al ripristino degli immobili colpiti ed alla ripartenza delle attività imprenditoriali”. La soluzione sarebbe quella di azzerare i debiti esistenti considerato che la completa devastazione dei luoghi rende necessari processi di ricostruzione economica e sociale che richiedono diversi anni. A tal fine il comitato UsuraUnicredit chiede sia istituita una commissione governativa che verifichi se i contratti di finanziamento attualmente vigenti possano essere risolti in applicazione del primo comma dell’art. 1467 cod. civ. in base al quale “nei contratti a esecuzione continuata o periodica ovvero a esecuzione differita, se la prestazione di una delle due parti è divenuta eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari ed imprevedibili, la parte che deve tale prestazione può domandare la risoluzione del contratto”, facendosi parte attiva ,affinché le banche riconoscano spontaneamente l’applicazione di tale norma così rimettendo i propri crediti e fornendo un contributo reale alla ricostruzione delle province colpite”.

Tra gli altri istituti che hanno diramato comunicati a seguito del terremoto si citano:

  • Gruppo Veneto Banca, che con una nota ha reso noto di aver lanciato una sottoscrizione per le popolazioni del Centro Italia recentemente colpite dal grave sisma. Il conto è destinato a raccogliere contributi per i territori così gravemente feriti dalle terribili scosse.
  • Findomestic, che ha deciso di sospendere per un anno il pagamento delle rate in scadenze per tutti i clienti residenti nell’area del sisma. In una nota, Findomestic Banca e il Gruppo BNP Paribas “esprimono il proprio cordoglio per le vittime e solidarietà alle persone e alle famiglie colpite dal terremoto” e annunciano che “per sostenere il territorio e le comunità colpite dalla calamità, Findomestic Banca ha deciso di sospendere per 12 mesi il pagamento delle rate in scadenza”.
  • Ubi Banca: A fronte alla situazione d’emergenza determinata dagli ingenti danni causati dal terremoto nelle province di Ascoli, Fermo e Macerata, il Gruppo UBI Banca, attraverso l’iniziativa di Ubi-Banca Popolare di Ancona, ha stanziato un plafond di 10 milioni di euro a sostegno sia dei privati, sia delle imprese che hanno subito danni. Il plafond è stato deciso per supportare società di capitali e persone, ditte individuali e titolari di partite Iva localizzati nei Comuni colpiti dalle conseguenze del terremoto, fornendo loro uno strumento per agevolare la ripresa delle proprie attività imprenditoriali.
  • Nuova Banca Etruria ha lanciato inoltre una raccolta fondi a sostegno delle operazioni di assistenza alle persone colpite dal terremoto. La banca ha attivato un conto corrente intestato alla Consulta prov. volontariato per la Protezione civile emergenza terremoto Centro Italia, per raccogliere i contributi di beneficenza presso Nuova Banca Etruria. Sarà possibile effettuare tali bonifici senza sostenere alcuna spesa recandosi presso qualsiasi filiale di Nuova Banca Etruria. (…)Nuova Banca Etruria ha prontamente dirottato già da ieri mattina tutta l’operatività della Filiale di Amatrice, attualmente non agibile, verso la filiale di Antrodoco*.
  • Intesa SanPaolo ha stanziato un plafond di 250 milioni di euro per i finanziamenti finalizzati al ripristino delle strutture danneggiate (abitazioni, negozi, uffici, laboratori artigianali, aziende) a favore delle famiglie e delle imprese delle province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, Macerata e Fermo che hanno subito danni a causa del terremoto (…) Il Gruppo è inoltre disponibile ad avviare tutte le misure necessarie per venire incontro all’esigenza di posticipazione dei pagamenti sui finanziamenti in essere, in accordo con le misure governative che saranno attuate al riguardo.