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“Se cose restano così, Renzi perderà sicuramente”

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“A meno che” Matteo Renzi “non riesca a rivitalizzare le sue fortune in fretta perderà sicuramente le elezioni attese a inizio 2018 e forse aprirà la porta a gruppi ostili alla moneta unica che probabilmente innervosiranno i mercati”: così scrive un approfondimento dell’agenzia Reuters, fra le più consultate dalla stampa internazionale, prima di aggiungere che che un governo populista a Roma potrebbe portare alla rottura dell’Eurozona.

È quest’ultimo un incubo ricorrente della stampa estera, che anche in occasione dell’ultimo referendum costituzionale evocò uno scenario analogo, che poi non si è verificato. In ogni caso, le difficoltà del Pd e del suo segretario sono difficili da mettere in dubbio. Secondo quanto riporta una fonte anonima interna al Pd, Renzi manterrà un basso profilo per tutto agosto nel tentativo di ristabilire un clima più coeso nel partito. Tornerà sugli schermi solo a metà settembre.

Il primo test sull’appeal del Pd arriverà con le elezioni nella Regione Sicilia di novembre, che però non si preannunciano un terreno facile: in occasione del referendum costituzionale il 70% dei siciliani votò contro le indicazioni dell’allora premier Renzi.

Il modello che Renzi intende adottare, secondo quanto confermato dall’esponente dem Sandro Gozi, non è certo nel segno di un partito post-socialista alla Jeremy Corbyn, ma un centrismo alla Emmanuel Macron: “Non dimenticate che Corbyn ha perso. E’ un uomo simpatico, ma ha perso. Non è il modello che vogliamo seguire”, ha detto Gozi, “il successo di Macron mostra che si possono mettere assieme idee diverse e vincere, ciò è quello che Renzi vuole”.

Eppure, sottolinea l’ex Pd, Pippo Civati, Renzi sta rimanendo solo anche nel suo stesso Pd: “quando gli servirà aiuto capirà che non ce n’è molto per lui”.