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Scandalo Volkswagen, AD: perdita 2015 “fa male”. Scuse a Obama

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La forte perdita del 2015 “ci fa male”, afferma l’amministratore delegato di Volkwagen, Matthias Mueller, durante la conferenza stampa di oggi, ma il gruppo ha iniziato il 2016 “con vendite in rialzo”, consegnando “nei primi tre mesi 2,5 milioni di veicoli, un incremento dello 0,8%”. La priorità, ha precisato Mueller, è quella di “recuperare la fiducia” persa con lo scandalo sulle emissioni.

Mueller ha parlato a una settimana circa dalla diffusione del bilancio di Volkswagen, ha chiuso l’esercizio fiscale dell’anno scorso con una perdita, dopo le tasse, di 1.361 miliardi di euro, un dato in forte calo rispetto agli 11.068 miliardi di utili registrati l’anno scorso. E’ evidente dal primo colpo d’occhio che le spese straordinarie che la casa automobilistica tedesca ha dovuto sostenere in seguito allo scandalo sulle emissioni -noto anche come dieselgate – hanno inquinato anche la salute dei conti aziendali.

Rispetto al 2014 è calato del 2% il volume delle vendite, mentre l’utile per azione è crollato da 21,82 euro a -3,20. Il gruppo sottolinea, tuttavia, che il danno d’immagine subito dalla casa non ha impedito una crescita dei ricavi del 5,4% a 213,3 miliardi.

“Faremo tutto il possibile per trovare delle soluzioni per i nostri clienti coinvolti nella vicenda delle emissioni e recuperare la fiducia”. Lo ha detto l’amministratore delegato, che si dichiara “sinceramente dispiaciuto per quanto successo. Con la manipolazione dei motori diesel è stato superato il confine dell’etica”.

Volkswagen, inoltre, “proporrà” agli azionisti “un dividendo ridotto a 0,11 euro per ogni azione ordinaria e 0,17 euro per ogni azione privilegiata”, fa sapere Mueller. Le spese straordinarie gravate su Volkswagen sono state calcolate a 16,2 miliardi, al netto delle quali i profitti operativi sarebbero stati 12,8 miliardi di euro, leggermente superiori all’anno precedente. Rivolgendosi alla platea dei giornalisti che si sono riusciti a Wolfsburg, in mattinata, Volkswagen ha reso noto di prevedere un costo di quasi 8 miliardi di euro- inclusi negli oneri di cui sopra – con il riacquisto delle auto diesel coinvolte. Volkswagen ha deciso anche di accantonare 7 miliardi di euro per affrontare i “rischi legali”.

Secondo quanto dichiarato oggi dal ceo, di tale cifra sono 16,2 i miliardi direttamente legati allo scandalo emissioni “ma se ci saranno spese addizionali non è qualcosa che oggi sappiamo”, aggiunge. 

“Il 2016 sarà per noi un anno di transizione”, rassicura però Mueller, “un anno in cui accelereremo la nostra trasformazione e getteremo le basi per una Volkswagen migliore”.

Mueller ha confermato anche di aver chiesto personalmente scusa al presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

“Nel 2016 presteremo molta attenzione ai nostri costi. I continui programmi di efficienza sia nel gruppo che nelle divisioni sono pienamente operativi. Riguardo alle spese in conto capitale…stabiliremo le priorità necessarie e manterremo una severa disciplina”.

Ancora Mueller:

“Non prevediamo un grande balzo dal fronte della domanda. Il nostro assunto è che la crescita economica globale proseguirà al livello moderato dello scorso anno. I trend del mercato dei veicoli per passeggeri sarà molto contrastato, con l’Asia che continuerà a offrire le migliori prospettive”.

Il titolo Volkswagen cede in borsa l’1,1% in linea con l’indice Dax di Berlino (-1,28%)