Economia

Regno Unito perde rating tripla AAA. Si teme addio Scozia

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E’ ufficiale. Dopo la vittoria dei favorevoli alla Brexit, il Regno Unito perde l’unico rating tripla AAA che le era rimasto: quello di S&P. L’ultimo paese del G7 ad aver subito un downgrade di due livelli da parte di S&P è stata l’Italia, nel pieno della crisi dei debiti sovrani del gennaio del 2012.

L’agenzia ha rivisto al ribasso il rating di due gradini da “AAA” ad “AA”, citando come motivazione il rischio di un contesto politico, nel Regno Unito, meno prevedibile, stabile ed efficace. L’outlook è rimasto negativo, sia per i rischi che gravano sulle prospettive economiche, che per lo status di valuta di riserva della sterlina. Ma si teme anche una ulteriore disgregazione del Regno Unito, nel caso di possibile referendum da parte della Scozia per rivendicare la propria indipendenza e riunirsi all’Unione europea.

Standard & Poor’s ha di fatto affermato che il downgrade “riflette i rischi di un forte deterioramento delle condizioni di accesso ai finanziamenti esterni” e problemi di carattere costituzionale che stanno emergendo dalla maggior parte degli elettori in Scozia e Irlanda del Nord. Così, nel corso di un’intervista alla televisione di Bloomberg, Moritz Graemer, responsabile della divisione di rating sovrani globali di S&P:

“Quanto abbiamo osservato finora, nel contesto di questo referendum e con il voto Brexit, è che non crediamo più che la solidità istituzionale del Regno Unito sia quella a cui eravamo abituati”.

Downgrade anche da parte di Fitch, che ha citato la probabilità di “un brusco rallentamento” della crescita economica: anche Fitch ha tagliato il rating ad “AA”, seppur di un solo gradino, con outlook negativo.