Wall Street entra ufficialmente in fase di correzione per la prima volta dal 2016
Chiusura in rosso venerdì scorso a Wall Street. Per la prima volta dal marzo 2016, le vendite hanno spinto tutti e tre i principali indici sui minimi di aprile e in correzione, status definito da un calo di almeno il 10% dagli ultimi record. La settimana è stata negativa per il DJIA, l’S&P 500 e il Nasdaq, protagonisti del peggiore inizio di dicembre dal 1980.
Arrivato a cedere fino a 563 punti, il DJIA ne ha lasciati sul terreno 496,87, il 2,02%, a 24.101,51 punti. L’indice delle 30 blue chip ha perso oltre il 10% dal record del 3 ottobre scorso e da inizio mese il 5,63%; nell’ultima settimana ha segnato un -1,2%.
L’S&P 500 ha lasciato sul terreno 50,59 punti, l’1,91%, a quota 2.599,95 con tutti gli 11 settori in rosso; in settimana il calo è stato dell’1,2% e a dicembre del 5,8%.
Il Nasdaq Composite ha registrato una flessione di 159,67 punti, il 2,26%, a quota 6.910,67; il bilancio settimanale e’ stato negativo dello 0,8% e quello da inizio mese dello 5,73%.
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Giornata positiva a Piazza Affari, Ue alza la stima sul Pil 2024 dell’Italia. Wall Street corre sui massimi con il calo dell’inflazione Usa
Il titolo di Amazon mostra una flessione del 2,15% rispetto ai valori precedenti e una performance inferiore rispetto al Dow Jones. Nonostante ciò, le previsioni a medio termine rimangono positive, mentre nel breve periodo si segnalano alcune criticità.
Tesla Motors mostra un rallentamento rispetto all’indice Nasdaq 100, rendendola un potenziale obiettivo di vendita. Tecnicamente, il titolo è in fase di rafforzamento con resistenza a 178 USD e supporto a 171,2 USD. Si prevede un proseguimento positivo con resistenza a 184,8 USD.
Ilya Sutskever, cofondatore e chief scientist officer di OpenAI, ha lasciato la startup per motivi personali, come annunciato su X. Questo segna un nuovo capitolo per OpenAI dopo la rimozione e reintegrazione di Sam Altman come CEO.
