Rallenta crescita attività manifatturiera del Regno Unito, sterlina boomerang
Nonostante la debolezza della sterlina stia sostenendo l’export del Regno Unito, nel mese di novembre l’attività manifatturiera del paese ha sofferto un rallentamento. E’ quanto emerge dall’indice Pmi manifatturiero, sceso da 54,4 punti di ottobre a 53,4 punti.
Nel commentare il trend della sterlina sul mercato del forex – il deprezzamento è iniziato con il referendum sulla Brexit – Markit, la società che stila l’indice, ha fatto notare che, se da un lato sostiene le esportazioni, dall’altro lato l’indebolimento della valuta rende più costose le importazioni. Questo il commento di Markit:
“Gli effetti della sterlina debole hanno continuato a essere positivi per l’attività manifatturiera nel mese di novembre. Guardando al lato positivo, il sostegno dato alle esportazioni si è tradotto in un aumento di nuovi ordini dall’estero. Le aziende (UK) hanno assistito a un miglioramento della domanda dagli Usa, dall’Europa e dal Medio Oriente. L’impatto negativo del tasso di cambio si è fatto sentire sui costi. I prezzi di acquisto, in media, sono saliti a un ritmo simile a quello di ottobre, dunque vicino al record in quasi sei anni e ancora a uno dei ritmi più veloci della storia dell’indice”.
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