Il Cile proibisce l’ovetto Kinder, Ferrero: “attiveremo soluzione giuridica”
La lotta contro l’obesità infantile in Cile rischia di danneggiare la più rispettata nel mondo fra le aziende italiane: Ferrero.
Da ieri, 27 giugno, la vendita dell’ovetto Kinder, assieme aquella dell’Happy Meal di McDonald’s, sono state vietate. La mossa fa parte della nuova ‘Ley de Etiquetados’, sulle etichettature: il governo ha stretto le maglie a danno di quei prodotti che contengono più di 800 mg di sodio o più del 22,5% di zucchero.
Se questi limiti vengono superati viene applicata un’etichetta nera di avviso ai consumatori. Allo stesso tempo, sono stati disposti programmi didattici nelle scuole per educare i bambini a una sana alimentazione.
Ferrero ha comunicato in una nota che “si riserva i diritti di attivare le istituzioni nazionali e internazionali per arrivare a una soluzione giuridica”.
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Nell’ultima settimana, OVS ha rafforzato il suo programma di riacquisto di azioni, acquistando un significativo numero di azioni proprie. Questo movimento riflette la strategia dell’azienda di investire in se stessa e segnala un momento interessante per il mercato dell’abbigliamento italiano.
La compagnia aerea Saudia ha effettuato un ordine massiccio di 105 aerei Airbus, segnando il maggiore acquisto di velivoli nella storia del paese del golfo. L’accordo include anche la controllata low-cost flyadeal, con consegne previste tra il 2026 e il 2032. L’annuncio arriva insieme a piani per un nuovo mega aeroporto a Ryad, evidenziando l’ambizione saudita di espandere la propria impronta nell’industria aeronautica.
Nel 2023, Trenitalia ha registrato una crescita significativa del numero di passeggeri, superando i 500 milioni. Un investimento di 1,8 miliardi di euro in flotta e infrastrutture sottolinea l’impegno dell’azienda verso l’innovazione e il miglioramento del servizio.