Economia

Mps e banche venete: indiscrezioni sui rimborsi

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SIENA (WSI) – Al vaglio della Corte dei Conti il decreto ministeriale sulla ricapitalizzazione precauzionale del Monte dei Paschi di Siena e arrivano le prime indiscrezioni. A riportarle Il Sole 24 ore che ci informa sui parametri per i rimborsi ai piccoli investitori del Monte.

In particolare il diritto all’indennizo, come riporta il quotidiano, sarà rivolto a chi ha acquistato dalla banca o da Mps Capital Services il bond subordinato Upper Tier II del 2008 e gli verrà offerto uno scambio fra azioni del Monte generate dal burden sharing e le nuove obbligazioni senior. Il rimborso è rivolto però, a tutte le persone fisiche a patto che non si tratti di professionisti dell’intermediazione secondo le regole del TU della finanza. Inoltre chi ha acquistato il bond in oggetto da MPS Capital Services, se lo scambio è avvenuto sul mercato secondario, potrà avere il rimborso in obbligazioni senior pari al prezzo effettivo dell’acquisto a patto che non superi il valore nominale del titolo.

Inoltre come riporta sempre il quotidiano di Confindustria non ci sarà alcun tetto agli importi delle azioni scambiabili né tantomeno limiti di reddito o patrimonio.

Come hanno affermato due fonti vicine al dossier a Returs, la ricapitalizzazione precauzionale che porterà il ministero dell’Economia ad assumere il controllo di Banca Mps sarà completata entro i primi giorni di agosto.

Si ricorda che il piano per il salvataggio della banca più antica del mondo prevede una ricapitalizzazione complessiva da 8,1 miliardi di cui 4,2 miliardi di burden sharing e 3,9 miliardi di sostegno pubblico. Il Tesoro verserà altri 1,5 miliardi per indennizzare i piccoli risparmiatori colpiti dal burden sharing. Lo Stato avrà una quota iniziale del 55% circa ma alla fine dell’anno arriverà a detenere circa il 70% del capitale.

 Rimborsi banche venete

Per ciò che riguarda i rimborsi per obbligazionisti subordinati e azionisti delle due banche venete, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, le date da segnare sono tre: 24 agosto, 20 settembre e 25 ottobre. Si tratta, come riporta Il Sole 24 Ore sempre, dei termini entro cui si può presentare richiesta di indennizzo oppure ripresentare la causa civile eventualmente avviata prima della liquidazione coatta amministrativa.