Economia

Mercati inondati di barili: petrolio buca 37 dollari

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NEW YORK (WSI) – L’Opec ha inondato i mercati di barili di petrolio, a ritmi che non si vedevano da tre anni, e i prezzi dell’oro nero sono scivolati sui mercati americani sotto l’area dei 37 dollari al barili. La maggior parte delle grandi aziende petrolifere ha indicato in zona 40 dollari al barile il break even perché le loro operazioni siano redditizie.

I nuovi dati pubblicati dal cartello mostrano come in novembre i barili di petrolio prodotti al giorno siano stati 31,7 milioni, sopra la soglia di produzione fissata nell’ultima riunione di Vienna a 31,5 milioni, e ben 1,7 milioni oltre il tetto precedente al ritorno dell’Indonesia nell’Opec, di 30 milioni al giorno.

La produzione è aumentata di 230 mila barili al giorno il mese scorso, secondo le fonti che monitorano i livelli di produzione dell’Opec. I numeri sono l’ennesima conferma dell’ostinazione del blocco dei principali esportatori di petrolio a difendere le proprie quote di mercato piuttosto che arginare il continuo calo dei ricavi provenienti dal commercio della materia prima.

È la seconda volta in una sola settimana che le quotazioni dei contratti scambiati al Wti scendono sotto i 37 dollari al barile. L’ultima volta che il petrolio era così conveniente per i consumatori e così penalizzante per le imprese energetiche, il mondo era alle prese con la Grande Recessione post crisi subprime del 2009. A giugno 2014 i prezzi valevano il 65% in più, 108 dollari per ogni barile.