Economia

Juncker lancia allarme Italia, per i Btp peggiore settimana dell’anno

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Allarme Ue in vista del voto del 4 marzo. “C’è un inizio di marzo – ha detto ieri il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, ospite della riunione plenaria del Centro per il laboratorio di idee sugli studi politici europei – molto importante per l’Ue. C’è il referendum Spd in Germania e le elezioni italiane, e sono più preoccupato per l’esito delle elezioni italiane che per il risultato del referendum dell’Spd”.

Per Juncker:

“dobbiamo prepararci allo scenario peggiore, cioè un Governo non operativo in Italia”. Assieme all’incertezza in Spagna, é possibile “una forte reazione dei mercati nella seconda metà di marzo, ci prepariamo a questo scenario”.

A Juncker – le cui parole hanno creato subito tensione sul mercato azionario e su quello del reddito fisso – ha risposto a stretto giro il presidente del Consiglio uscente, Paolo Gentiloni. “Lo tranquillizzerò, i governi tra l’altro sono tutti operativi, i governi governano”.

Sempre ieri, dopo le prime reazioni negative dei mercati, il presidente della Commissione Europea ha corretto il tiro:

“Le elezioni sono un’occasione di democrazia. E questo si applica anche all’Italia – un Paese a cui mi sento molto vicino. Il 4 marzo gli italiani si recheranno alle urne ed esprimeranno il loro voto. Qualunque sarà l’esito elettorale, sono fiducioso che avremo un governo che assicurerà che l’Italia rimanga un attore centrale in Europa e nella definizione del suo futuro”.

Oltre a generare tensione sui mercati, con il Btp che sta vivendo la peggiore settimana all’anno, le parole del leader della commissione Ue hanno sollevato forti polemiche tra i partiti. Il rendimento decennale dei Bond governativi è salito di 10 punti base da lunedì.

Il MoVimento 5 Stelle, tra i primi a reagire, parla di “grave ingerenza negli affari interni del nostro Paese”. “Juncker stia tranquillo” avverte una nota della parlamentare Laura Castelli, perché “sarà il Movimento 5 Stelle ad assicurare all’Italia un governo stabile, responsabile e più forte in Europa”.

Sulla stessa linea, Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali che invita invece Junker a non “parlare a ruota libera” del voto italiano ma di occuparsi “dei disastri combinati anche sotto il suo mandato”.

Per  il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, le preoccupazioni sull’esito delle elezioni italiane e sul possibile scenario ‘è normale averle ma sarebbe meglio non dirle’ ha detto, sottolineando che

‘C’è un tema che riguarda il post 4 marzo ma l’esercizio della democrazia è questo’. Per il ministro ‘E’ meglio evitare in assoluto ogni tipo di commento da fuori su questioni che riguardano la vita di un Paese. Meglio non dirlo’.

Intanto, le tensioni sul mercato obbligazionario continuano anche oggi con lo Spread tra Btp e Bund che oggi è tornato sopra i 140 punti base fino a quota 140,73.