Economia

India, Moody’s alza il rating sul credito: salgono Borse e rupia

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I titoli legati all’India stanno salendo di valore sui mercati, con Rupia e Borsa di Mumbai in rialzo dell’1% circa, dopo che – per la prima volta in 14 anni – Moody’s ha promosso il credito sovrano del paese emergente. L’agenzia ha citato i progressi continui sul fronte delle riforme istituzionali ed economiche, che alimenteranno il potenziale di crescita dell’India.

Leong Lin-Jing Investment Manager (Fixed Income – Asia) di Aberdeen Standard Investments sottolinea che anche se il giudizio positivo “era atteso da molto tempo visto che il governo del primo ministro Modi ha dimostrato più e più volte il suo impegno nel riformare il Paese per il meglio, anche a rischio di perdere un’elezione in uno Stato decisivo se necessario” e sebbene “tutte le agenzie di rating siano arrivate tardi in qualche modo”, è probabile che i mercati dell’India continuino a trarre giovamento dalla decisione dell’agenzia americana.

Le misure di riforma in India “spaziano dai recenti piani di ricapitalizzazione delle banche, alla facilità di fare business, alla tassa su beni e servizi, all’approvazione della normativa in materia fallimentare che miglioreranno la forza economica del Paese e, a loro volta, la forza finanziaria dei titoli di Stato nel corso dei prossimi anni. Cosa più importante, queste misure evidenziano un miglioramento nelle comunicazioni tra il governo centrale e le opposizioni e gli Stati”.

“Sarà probabile – osserva nel suo commento il gestore – osservare delle reazioni impulsive positive sugli asset indiani in reazione all’annuncio di oggi. Nel complesso, ci aspettiamo che gli spread del debito indiano espressi in dollari, le obbligazioni indiane locali e la valuta indiana (la rupia) sovraperformino il più ampio blocco asiatico ed emergente”.

La valutazione di affidabilità creditizia dei titoli pubblici dell’India è stata alzata a Baa2 da Baa3. Si tratta del primo rialzo dal 2004 e in buona misura giunge dopo i provvedimenti anti corruzione e le misure coercitive di lotta ai contanti lanciati a partire da fine 2016 dal governo Modi contro la diffusa evasione fiscale nel paese.

Sui mercati il rendimento decennale è in calo di 10 punti base oggi, attestandosi al 6,96%. La rupia vale 64,76 dollari, più di un punto percentuale sopra i 65,3250 della vigilia, mentre la Borsa indiana è in progresso dell’1,2%. “Ce lo aspettavamo da tempo ed è uno sviluppo positivo per i mercati. Il sentiment diventerà più ottimista ora”, dice Sunil Sharma, chief investment officer dio Sanctum Wealth Management.

Detto questo, i trader sul mercato del reddito fisso non sembrano altrettanto impressionati: il rally non dovrebbe durare più di qualche giorno alla luce dell’offerta massiccia di bond sul mercato e delle previsioni in ribasso sull’inflazione (dal 5,2% al 4% per l’anno prossimo), entrambi elementi che non cambiano dopo la promozione di Moody’s. “Chi ha il coraggio di continuare a comprare in questo mercato”, si chiede un trader di una banca privata che investe nell’obbligazionario.