Economia

I dazi Usa contro la Cina non stanno funzionando (per ora)

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Se gli effetti della guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina si dovessero giudicare solo dai dati relativi al deficit commerciale, i propositi di Washington sarebbero clamorosamente mancati. A settembre, mese in cui i dazi al 10% sui beni importati da Pechino sono entrati in vigore, il deficit commerciale fra Usa e Cina è aumentato del 14% rispetto a un anno fa. Con 34 miliardi di dollari in acquisti, quello appena concluso è stato il mese con il maggior deficit commerciale fra le due potenze. Eppure i dazi avrebbero dovuto, negli intendimenti dell’amministrazione Trump, arginare proprio questa disparità.

Le spiegazioni di questo iniziale insuccesso sarebbero essenzialmente due. In primo luogo, il rafforzamento del dollaro sui mercati valutari: rispetto al settembre 2017, e in generale durante il corso del 2018, il tasso di cambio fra yuan e dollaro ha visto aumentare il potere d’acquisto degli americani sui i beni importati dalla Cina. Rispetto ai valori di inizio anno, il dollaro si è rivalutato sulla moneta nazionale cinese di oltre 5,8%. È forse anche per questo che le importazioni di beni americani in Cina, nello stesso confronto sul mese di settembre, hanno visto un calo (-2%).

In secondo aspetto riguarda le aspettative sul futuro inasprimento dei dazi stessi, che avrebbe incentivato le imprese ad anticipare gli acquisti. Infatti a gennaio la tariffa sui prodotti importati dal Dragone passerà dal 10 al 25%. Non va poi dimenticato che i dazi sono entrati in vigore solo nella seconda metà del mese di settembre e non si può escludere anche in questo caso che gli acquisti siano stati anticipati prima che i dazi entrassero in vigore.

Infine, per riconoscere un eventuale impatto dei dazi sulle esportazioni cinesi è utile confrontare l’andamento delle vendite dirette verso gli Usa con quelle del resto del mondo. Secondo Julian Evans-Pritchard, economista presso Capital Economics, le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti sono storicamente cresciute a un ritmo maggiore rispetto alle esportazioni verso altri paesi.

Il fatto che attualmente l’andamento delle esportazioni cinesi sia allineato fra Usa e resto del mondo (grafico in basso) mostrerebbe dunque che i dazi stanno avendo un’influenza significativa.

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