Economia

Bufera Bankitalia: difesa di Visco in 4.200 pagine. Renzi: “Governo sapeva”

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Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, passa al contrattacco dopo la mozione del Pd, approvata dalla Camera, che chiede una discontinuità a palazzo Koch.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera ieri il governatore di Bankitalia si è recato a Palazzo San Macuto dove si riunisce la commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche e ha consegnato l’elenco dei documenti, circa 4.200 pagine, che Banca d’Italia metterà a disposizione della commissione, relativi a sette crisi bancarie, ovvero le due banche venete, il Monte dei Paschi di Siena e le quattro banche poste in risoluzione due anni fa (Banca Etruria, Ferrara, Chieti e Marche)”.

I Documenti – spiega il quotidiano – non sono immediatamente a disposizione dei commissari.

“Prima, infatti, il servizio legale della banca centrale dovrà indicare tutti quelli coperti da segreto d’ufficio. A quel punto i membri della commissione parlamentare riceveranno una chiavetta informatica con tutti i documenti, ma che avrà diversi livelli d’accesso, per proteggere quelli classificati che, se divulgati, comportano responsabilità penali. I vertici della commissione e la Banca d’Italia assicurano che tra pochi giorni la chiavetta sarà disponibile”.

Il segretario del Pd, Matteo Renzi, fa intanto sapere in un’intervista al Quotidiano Nazionale, che

‘il Governo non era semplicemente informato: era d’accordo. La mozione parlamentare non solo era nota al Governo, ma come sa chi conosce il diritto parlamentare questa mozione prevedeva che il Governo desse un parere. Che c’è stato. Ed è stato positivo. L’esecutivo è composto da persone serie, non danno parere positivo senza sapere di cosa stanno parlando”.

“Dunque: è evidente – per Renzi – che il Governo sapesse e che anche fosse d’accordo. Quanto all’autonomia del processo decisionale, noi rispetteremo qualunque scelta verrà fatta dalle autorità preposte sul nome del prossimo governatore. Auspico che scelgano la persona migliore: se il Governo riterrà che la persona migliore sia l’attuale governatore, ne prenderemo atto. Ma il rispetto istituzionale non significa non chiedere chiarezza rispetto a ciò che è successo. Noi abbiamo la coscienza a posto, spero che tutti possano dire lo stesso’.

Monta intanto la polemica sulla mozione del Pd. In un intervento a Rai News 24, Mario Monti ha detto che la “mozione su Visco indebolisce il governo”, dal momento che il premier “Gentiloni poteva respingerla”. Per Walter Veltroni, la mozione è “incomprensibile ed ingiustificabile”. Gentiloni deve servire il parlamento e i cittadini e non il leader del suo partito Matteo Renzi, secondo il senatore a vita e professore della Bocconi.

“Da sempre la Banca d’Italia – ha detto Veltroni ad un cronista dell’Ansa che lo ha interrogato sulla vicenda – è un patrimonio di indipendenza e di autonomia per l’intero paese. Per questo mi appare incomprensibile e ingiustificabile la mozione parlamentare del Pd”.

“Quando si tratta di questioni che hanno a che fare con il risparmio dei cittadini e con la stabilità del sistema bancario bisogna sempre usare il massimo della prudenza possibile. E questo significa che di mozioni di questo tipo meno se ne fanno e meglio è” ha aggiunto il presidente dei senatori Dem, Luigi Zanda.

Non si è lasciato sfuggire l’occasione di dire la sua anche Silvio Berlusconi:

“Non mi meraviglia. È proprio della sinistra voler occupare tutti i posti dopo l’elezione. Ora fanno passi avanti e vogliono occuparli anche prima”.