Economia

Juncker a Trump: “Con crac euro sarà la guerra”

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ROMA (WSI) – La Brexit? Un fallimento e una tragedia. A dirlo in una lunga intervista alla BBC il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, il quale ha avvertito dei rischi geopolitici che comporterebbe la spaccature dell’Eurozona, citando il pericolo di conflitto nei Balcani.

“Ogni giorno scopriamo nuovi problemi dei quali non eravamo nemmeno al corrente. La gente pensa che la Brexit sia la fine. Ma questo è solo l’inizio”, ha detto sottolineando come l’entusiasmo di Trump sulla volontà del Regno Unito di dire addio all’Unione Europea sia stato per lui “sorprendente e fastidioso”.

Parlando delle frasi pronunciate da Donald Trump con il vice presidente Mike Pence, Juncker ha detto: “non è accettabile, non si possono invitare altri ad abbandonare l’Europa unita”. Con le sue politiche protezioniste sotto lo slogan ‘America First’, Trump sta impaurendo gli europei. Se l’Europa collassa scoppierà una nuova guerra nei Balcani.

“Brexit è un fallimento e una tragedia”

“La Brexit costerà al Regno Unito fino a 60 miliardi di euro. È un fallimento e una tragedia. Sarà triste, così come è stato triste il voto nel referendum in Gran Bretagna. Per me è una tragedia”: sono le parole esatte pronunciate da Juncker.

La premier inglese Theresa May notificherà in via formale all’Unione europea la volontà di uscire dal mercato unico il prossimo 29 marzo, ricorrendo all’articolo 50 dei Trattati e dando così il via al periodo di trattative di due anni al termine del quale l’Ue passerà da 28 a 27 paesi membri. In merito il numero uno della Commissione europea ha promesso di attuare con Londra un negoziato amichevole ma d’altra parte ha affermato che le istituzioni europee non sono certamente ingenue.

“Non ho per nulla sentimenti ostili in relazione alla Gran Bretagna. Negozieremo in modo amichevole, in modo equo, e non siamo ingenui”.

Il riferimento di Juncker è al conto che la City dovrà pagare per uscire dall’euro.

“Sarà un conto che rispecchia gli impegni passati dal governo britannico e dal parlamento britannico. Non ci saranno sanzioni, punizioni, niente del genere”.

La cifra che circola negli ultimi tempi è di 60 miliardi di euro che serviranno per pagare gli impegni di finanziamento già presi e le pensioni dei funzionari inglesi che hanno lavorato all’Ue durante la permanenza di Londra nell’Unione europea.

Infine Juncker fa una promessa:

Sono fortemente determinato a preservare i diritti degli europei che vivono in Gran Bretagna e dei britannici che vivono nell’Unione europea (…) non è materia di scambio, è questione di rispetto della dignità umana.

Il mandato del presidente della Commissione Ue scade nel 2019.