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Wall Street indietreggia dopo i nuovi record della vigilia

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NEW YORK (WSI) – Chiude col segno meno la seduta odierna di Wall Street, dopo che ieri lo S&P ha aggiornato per la quinta volta consecutiva i record. Ad alimentare la cautela odierna, una serie di trimestrali inferiori alle attese e l’incremento dei prezzi al consumo maggiore delle previsioni in Cina. Il Dow segna un calo dello 0.15% a 15.083 punti, in flessione anche lo Standard &Poor’s 500 che perde lo 0,35% a 1.627 punti mentre il Nasdaq scende dello 0,13% a 3.490 punti.

A nulla sono servite le notizie confortanti arrivate dalle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, scese ai minini da gennaio 2008. Occhio anche agli interventi di una serie di membri del Consiglio di politica monetaria della Federal Reserve.

Nel frattempo, i titoli di Stato americani hanno girato in ribasso con rendimenti all’1,8% per il titolo a dieci anni e al 2,98% per il titolo a trent’anni. Sui mercati valutari, l’euro scende a 1,3029 dollari mentre il biglietto verde sale a 100,55 yen, per la prima volta sopra quota 100 yen dall’aprile del 2009. Intanto, il petrolio oggi scende sotto quota 96 dollari. Il dato positivo arrivato dal mercato del lavoro alimenta l’idea che la Fed possa mettere la parola fine, prima del previsto, alla politica espansiva.

Sul fornte societario, i riflettori sono puntati su Microsoft, che cede lo 0,64%: TechCrunch ha riportato indiscrezioni secondo cui il colosso di Redmond è pronto a pagare un miliardo di dollari per gli asset digitali di Nook Media, controllata della catena di librerie Barnes and Noble (+21,83%). Tra i tecnologici, da segnalare il rialzo di Advanced Micro Devices (+3,66%) e il balzo di Groupon (+13,24%), dopo i risultati migliori delle previsioni riportati nel primo trimestre.

Tornando alla Cina, l’indice cinese dei prezzi al consumo e’ salito del 2,4% su base annuale in aprile, con il costo degli alimentari che ha fatto un balzo del 4%. Gli analisti scommettevano su un aumento del 2,2%. La crescita dell’inflazione rischia di avere un impatto negativo sulla crescita della seconda maggiore economia al mondo.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,78% a $95,87 al barile. Oro -0,13% a $1.471,80 l’oncia.

In ambito valutario, l’euro +0,02% a $1,3154; dollaro/yen -0,30% a JPY 98,69; euro/franco svizzero -0,11% a CHF 1,2292. Quanto ai Treasuries, i rendimenti decennali avanzano di due punti base all’1,79%.