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Wall Street in rosso, raffica di vendite sul Nasdaq

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NEW YORK (WSI) – Seduta in forte calo per Wall Street. Traina i ribassi il Nasdaq (-1,65% a 4.941 punti) il settore biotecnologico, sceso sotto la media mobile a 50 giorni e il Dow Jones lascia sul terreno l’1,08% punti (1.781 punti) con la blue chip Apple in ribasso. L’Etf iShares Nasdaq Biotechnology cede il 3,29%. Il mercato torna a ignorare i segnali di speranza per un accordo tra la Grecia e i creditori, con l’Fmi che oggi ha ripetuto di escludere una Grexit.

Male anche lo S&P 500 che perde lo 0,99% a 2.086 punti.

Le dichiarazioni della banca centrale non hanno fatto chiarezza sulle prossime mosse di politica monetaria dopo che gli Stati Uniti hanno comunicato di essere cresciuti di un misero +0,2% nel primo trimestre.

In ambito macro oggi le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese sui minimi del 15 aprile 2000. Il totale è arrivato a quota 262mila contro attese per 290mila. Le spese al consumo – che generano oltre due terzi del Pil americano – sono cresciute moderatamente a marzo (+0,4% mensile contro stime per un +0,5%). I redditi personali sono rimasti invariati mettendo a segno la lettura più debole dal dicembre 2013 e inferiore alle stime per un +0,2%.

Ora il focus si sposta sul rapporto dell’occupazione di aprile che verrà diffuso la settimana prossima. Da lì si cercherà di capire se il mercato del lavoro si sta riprendendo e se il suo stato di salute sarà tale da condizionare le scelte di politica monetaria della Federal Reserve, che ieri non ha fornito alcuna tempistica per un primo rialzo dei tassi dal 2006.

Tra le storie societarie di rilievo, Apple perde lo 2,7% dopo i problemi resi noti all’Apple Watch e in particolare al sistema di riconoscimento tattile del polso.

Sul valutario l’euro scambia poco sotto quota $1,12 con un rialzo superiore al +0,5%. Dollaro/yen -0,09% a JPY 118,91, anche dopo la delusione Bank of Japan. Euro/franco svizzero +0,17% a CHF 1,0472. Euro/sterlina +0,63% a GBP 0,7254. Nei confronti del biglietto verde, l’euro chiude aprile registrando il guadagno mensile più corposo dal 2011.

Tra le materie prime, i futures sul petrolio Wti hanno chiuso in rialzo. Il contratto a giugno a New York ha messo a segno un rialzo dell’1,79%, 1,05 dollari, a quota 59,63 dollari al barile. Si tratta di massimi dell’11 dicembre scorso. A sostenere le quotazioni sono stati il dollaro, sceso sui minimi di febbraio, e le scommesse che l’aumento delle scorte si stia stabilizzando con la produzione Usa che sta rallentando e la domanda delle raffinerie sta crescendo. Brent +0,43% a $66,12. Oro -0,47% a $1.204,30. Argento -0,43% a $16,63.

(DaC-Mt)