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Wall Street in lieve rialzo, S&P lotta con resistenza chiave

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NEW YORK (WSI) – Chiude in lieve recupero la seduta di Wall Street, dopo le perdite di ieri. L’indice benchmark ha toccato ieri i massimi storic intraday ma poi, frenato dalle resistenze tecniche, ha perso terreno trascinando in territorio negativo anche gli altri panieri della borsa Usa.

A fine seduta, il Dow segna un aumento dello 0,11% a 16.198 punti, il Nasdaq guadagna lo 0,10% a 4.292 punti mentre lo S&P resta fermo a 1.845 punti. L’indice Vix, che misura la volatilita’ sui mercati, e’ in aumento del 5,93% a 14,47 punti.

Il petrolio ha finito la seduta in rialzo: i future ad aprile sono aumentati di 76 centesimi, lo 0,8%, a 102,59 dollari il barile. Nel frattempo, i titoli di Stato americani si avviano a chiudere in positivo con rendimenti in ribasso al 2,67% per il benchmark decennale e al 3,62% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,3678 dollari mentre il biglietto verde avanza a 102,43 yen.

Gli ultimi dati macro sono stati sotto le previsioni, e anche se molti attribuscono questa debolezza all’impatto della rigida stagione invernale piuttosto che ad un peggioramento dei fondamentali, gli investitori sono alla ricerca di conferme che le attuali valutazioni del mercato siano giustificate.

Uno spiraglio oggi è arrivato dal settore immobiliare. Le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono salite del 9,6% a gennaio a quota 468mila unita’ superando ampiamente il consensus degli analisti che si attendevano una flessione a 401mila unita’ e raggiungendo il livello piu’ alto da luglio 2008. Il dipartimento del Commercio ha inoltre rivisto al rialzo il dato di dicembre a 427mila unita’ da 414mila. Nel mese, il rapporto fra scorte e vendite si e’ attestato a 4,7 mesi agli attuali ritmi di vendita.

Attenzione agli interventi di due governatori della Federal Reserve, in calendario nel corso della seduta: l’obiettivo e’ raccogliere piu’ informazioni possibili sulla traiettoria della politica monetaria della Banca centrale americana.

Investitori e trader attenti a vedere se lo S&P 500 riuscirà a superare quota 1.850, importante livello di resistenza che è stato agguantato e anche superato durante le ultime sessioni, ma che è stato alla fine sempre sfondato al ribasso.

Anche durante la vigilia, l’indice ha superato brevemente la soglia, per poi chiudere in lieve calo a 1.845,12 punti; detto questo il listino ha cancellato gran parte delle perdite, pari a -5,8%, che ha sofferto nel periodo compreso tra il 15 gennaio e il minimo testato lo scorso 3 febbraio.

Jonathan Sudaria, dealer presso London Capital Group, afferma però che “i trader sono ben consapevoli del fatto che un trend al ribasso è probabile, se non piĂą probabile (di un trend al rialzo)”.

“Le prospettive di un dietrofront stanno crescendo – ha commentato anche Chris Weston, responsabile strategist di mercato presso IG a Melbourne, Australia”.

Tra i titoli da tenere sotto osservazione nella giornata di oggi, Lowes’s ha annunciato una forte crescita delle vendite nel quarto trimestre a fine gennaio (+5,6% a 11,66 miliardi) e prevede un progresso di circa il 5% per l’esercizio in corso. L’utile netto per azione della seconda catena di fai da te in Usa è salito a 29 centesimi nel trimestre da 26 centesimi dell’anno precedente. Il board della societĂ  ha inoltre autorizzato un nuovo programma di buyback azionario da 5 miliardi.

Bank of America potrebbe avere nuovi problemi sul settore dei mutui, dopo l’annuncio dell’avvio di un’indagine federale su presunte violazioni di norme legate ai piani governativi di edilizia abitativa negli Usa.

Abercrombie&Fitch ha annunciato un utile per azione di 85 centesimi nel quarto trimestre e previsioni di un eps tra 2,15 e 2,35 dollari per l’esercizio in corso. I ricavi totali nel trimestre sono scesi del 12% a 1,30 miliardi. Il board ha approvato un piano di riacquisto azionario ‘accelerated’ da 150 milioni di dollari.

First Solar è in ribasso il giorno dopo che il produttore di pannelli solari ha riportato un utile
netto per il quarto trimestre in calo del 58%.

In ambito valutario, l’euro -0,18% a $1,372; dollaro/yen +0,11% a JPY 102,33; euro/yen -0,07% a JPY 140,40.

I commodities, i futures sul petrolio +0,33% a $102,17 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -0,28% a $1.339 l’oncia.

I titoli di stato americani si attestano in ribasso. Attesa per l’asta di titoli biennali per 13 miliardi di dollari con tasso variabile e per quella di bond a cinque anni per un totale di 35 miliardi di dollari. I rendimenti, che si muovono in senso opposto ai prezzi, sono in rialzo, con quelli decennali, benchmark del settore, in aumento di un punto base al 2,71%. Questo l’andamento delle altre scadenze: Titoli a 2 anni, rendimento in aumento allo 0,37% Titoli a 5 anni, rendimento in crescita all’1,521% Titoli a 30 anni, rendimento in rialzo al 3,666%