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Wall Street in calo dopo il boom dei posti di lavoro

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Wall Street ha registrato un calo dopo che gli ottimi dati sui posti di lavoro di gennaio hanno sollevato preoccupazioni sui piani di rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve. L’economia statunitense ha visto la creazione di ben 517.000 posti di lavoro a gennaio, superando le aspettative e raggiungendo il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi 54 anni, pari al 3,4%.

Questo forte mercato del lavoro potrebbe significare un aumento degli stipendi, mettendo sotto pressione il presidente della Fed Jerome Powell per contenere l’inflazione. Secondo lo strumento FedWatch del CME, le probabilità di rialzo dei tassi di interesse a marzo e maggio sono salite in modo significativo.

Oltre ai numeri sui posti di lavoro, anche i giganti tecnologici Apple, Amazon e Alphabet hanno contribuito al calo dei titoli. Le società hanno riportato risultati deludenti in termini di utili e indicazioni contrastanti, facendo crollare i loro titoli fino al 5%.

Tuttavia, non ci sono solo cattive notizie per Wall Street. Finora la metà delle società dello S&P 500 ha comunicato gli utili del quarto trimestre e il 70% di esse ha battuto le stime di profitto con una media del 6%. Inoltre, secondo Fundstrat, il 62% di queste società sta superando le stime sui ricavi di una media del 4%.

In conclusione, mentre il forte mercato del lavoro e le trimestrali dei giganti tecnologici hanno causato un calo a Wall Street, è importante ricordare che non tutte le società stanno registrando performance negative. Poiché altre società dell’S&P 500 devono ancora rendere noti gli utili, è ancora troppo presto per determinare la tendenza generale del mercato.