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Wall Street in caduta. S&P500, gennaio mese peggiore da maggio 2012

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NEW YORK (WSI) – Nel clima di incertezza che prevale sui mercati, gli indici americani hanno chiuso in ribasso. Dow Jones -0,94% a 15.699 punti; S&P 500 -0,62% a 1.783 punti. Nasdaq -0,46% a 4.104 punti.

Da segnalare che nel mese di gennaio lo S&P 500 ha perso -3,5%, il mese peggiore dal maggio 2012 e il peggior gennaio dal 2010. Il Dow Jones ha perso -5,3%.

Tra i titoli scambiati durante la sessione, Amazon -8% dopo risultati di bilancio che non hanno convinto gli analisti. Zynga +21% dopo l’annuncio dell’acquisto della società di videogame NaturalMotion. Mattel -9% per bilancio deludente.

Google +3,5% dopo che il motore di ricerca numero al mondo ha reso noto che il fatturato del quarto trimestre si è attestato a un livello superiore alle attese degli analisti. JDS Uniphase +5,7% dopo che la società ha comunicato di prevedere vendite per un valore fino a $440 milioni, contro i $427,5 milioni stimati.

“Sono molto ribassista al momento – ha commentato in una intervista a Bloomberg Daniel Weston, gestore di fondi presso Aimed Capital GmbH a Monaco – Amazon rappresenta una fonte di preoccupazione, in quanto i suoi risultati riflettono il sentiment dei consumatori. Sono preoccupato per la crescita e per il possibile continuo calo dell’inflazione”.

Rese note le speese per consumi, che nel mese di dicembe sono salite più delle attese, +0,4%, a fronte di redditi che sono rimasti però stagnanti. In calo la fiducia dei consumatori compilata congiuntamente da Thomson Reuters/University of Michigan; il dato è sceso a 81,2 punti dagli 82,5 punti precedenti, lievemente meglio degli 81 punti attesi.

Gli investitori preferiscono puntare sui bond considerati più sicuri. Si riscopre l’appetibilità dei Bund tedeschi, con i tassi a scadenza a trenta anni che sono scesi nelle ultime ore al minimo in cinque mesi, esattamente dallo scorso 12 agosto, al 2,49%.

Acquisti anche sui bond del Regno Unito (tassi in calo al 2,73%) e sui Treasuries a 10 anni (rendimenti al 2,69%).

Il mese di gennaio è stato caratterizzato dalla buona performance dei bond. In particolare, stando a quanto riporta Bloomberg, il Bank of America Merrill Lynch Global Broad Market Index ha assicurato a gennaio un ritorno pari all’1,4%, il più alto dal dicembre del 2011.

L’indice, che monitora più di 21.200 strumenti finanziari con un valore di mercato che supera i $45.000 miliardi, mostra che i rendimenti dei bond sono in media pari all’1,9%, in calo dal 2,10% della fine di dicembre e contro il massimo del 2,27% dello scorso settembre.

Sul valutario, euro -0,46% a $1,3493; dollaro/yen -0,57% a JPY 102,11; euro/franco svizzero -0,18% a CHF 1,2215. Euro/yen -0,98% a JPY 137,81.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,55% a $97,69, il prezzo dell’oro +0,29% a quota $1.246,10 l’oncia.