Wall Street chiude euforica. Posizionarsi sul mercato? L’analisi di Bank of America
NEW YORK (WSI) -Seduta all’insegna dei guadagni per Wall Street, con il Dow Jones che nel finale guadagna 217 punti grazie a dati e trimestrali migliori delle stime. I volumi di scambio restano tuttavia scarsi – tra il 20 e il 30% al di sotto dell’inizio di ottobre – rendendo quella di oggi una delle giornate piu’ lente del mese.
Nel finale il Dow Jones avanza dell’1,32% a 16.678 punti, il Nasdaq cresce dell’1,60% a 4.453 punti e lo S&P 500 aggiunge l’1,24% a 1.951 punti.
Il prezzo del petrolio ha chiuso in forte rialzo a New York. Il light sweet crude ha chiuso a 82,09 dollari al barile: 1,57 dollari in più rispetto alla chiusura di ieri. A spingere le quotazioni verso l’alto le informazioni circa una riduzione della produzione di greggio in Arabia Saudita a settembre.
Nel frattempo, i titoli di Stato americani chiudono negativi con rendimenti in aumento al 2,28% per il benchmark decennale e al 3,05% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,2639 dollari e il biglietto verde avanza a 108,28 yen.
Gli investitori hanno dunque prestato attenzione ai segnali di miglioramento dell’economia, dopo i dati relativi al settore manifatturiero dell’Eurozona, che è cresciuto inaspettatamente nel mese di ottobre ma anche alle notizie proveniente da alcune trimestrali. Non ha pesato invece il rialzo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione americane, che comunque si mantengono vicine ai minimi dal 2000
Sotto i riflettori del mercato, il superindice dell’economia americana che e’ salito in settembre dello 0,8%, un decimo in piu’ delle attese degli analisti. L’indicatore e’ considerato dagli economisti un barometro in grado di anticipare di qualche mese l’andamento delle spese per i consumi e piu’ in generale della congiuntura. Il dato odierno lascia dunque sperare in vista dei primi mesi del 2015.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, i dati sui sussidi di disoccupazione che, nell’ultima settimana, sono aumentate di 17.000 unita’ a quota 283.000 nel corso della settimana terminata l’11 ottobre. Il dato e’ lievemente superiore alle attese degli analisti che si attendevano un dato a quota 282.000. La media mobile delle quattro settimane e’ scesa invece di 3.000 unita’ a quota 281.000, il livello piu’ basso dal maggio 2000.
Tra i dati macro pubblicati oggi anche l’indice delle attivita’ nazionali pubblicato dalla Fed di Chicago che e’ passato in territorio positivo in settembre attestandosi a +0,47 punti dai -0,25 punti calcolati in agosto. La media mobile dei tre mesi nel periodo e’ salita a +0,25 punti contro i +0,16 del mese precedente.
Sul fronte dell’analisi tecnica MacNeil Curry, responsabile globale di strategia tecnica di Bank of America Merrill Lynch, considera il livello di 1.943/44 un importante punto di resistenza al rialzo.
Curry ha fatto notare che “ci sono comunque alcune divergenze, per cui si potrà avere una fase di consolidamento in prossimità dei livello attuali. Forse poi, la prossima settimana, si ritoccherà la media degli ultimi 200 giorni attorno a 1.907 punti. Ma dovete rimane buyer perchè l’indice crescerà ancora e la stagione, avvicinandosi alla fine dell’anno, sarà buona”. Lo S&P 500 ripartirà oggi da 1.927,11 punti, dopo le vendite della vigilia.
Ieri i principali indici hanno registrato una chiusura in calo dopo che l’attentato al parlamento canadese ha creato nervosismo fra gli investitori. Il Dow Jones è sceso dello 0,92%, l’S&P 500 ha ceduto lo 0,73%, il Nasdaq Composite ha perso lo 0,83%.
Gli investitori guardano gia’ alla riunione della Federal Reserve della settimana prossima, quando probabilmente sara’ concluso il piano di acquisto di bond e titoli.
Tra i titoli in evidenza oggi: Caterpillar sale dopo la pubblicazione del trimestre e il miglioramento dell’outlook sull’utile netto per azione.
General Motors in rialzo in scia alla pubblicazione della striemstrale In calo invece Yelp dopo aver fornito previsioni di fatturato inferiori alle attese. Occhi anche sul numero due americano della telefonia mobile AT&T, che ha comunicato un rialzo della cifra d’affari del terzo trimestre inferiore alle attese.
Sul valutario l’euro viaggia in rialzo sul dollaro, ma sempre sotto quota $1,27, +0,10% a $1,2661. Dollaro/yen +0,38% a JPY 107,55. Euro/yen viene scambiato a 136,16 (+0,48%).
Tra le materie prime, i futures sul petrolio nei pressi degli $80 al barile, a $80,76 (+0,30%). Il contratto con scadenza dicembre ha ceduto il 2,4% ieri. Oro -0,53% a $1.238,90.