Tutela il tuo patrimonio: gestisci al meglio la liquidità sul conto

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Roberta Porreca, consulente finanziario e patrimoniale

Gli interventi straordinari della Banca centrale europea a supporto dell’economia hanno fatto sì che tutti gli Stati, soprattutto l’Italia, venissero letteralmente inondati di liquidità. D’altra parte i cittadini, per paura della volatilità che in effetti è presente sui mercati, hanno trattenuto (e continuano a trattenere) grosse somme di denaro sui conti correnti.

Questo rappresenta un problema per le banche, perché con gli attuali tassi di interesse negativi sui depositi gli istituti devono pagare la Bce per detenere questa liquidità. C’è da dire che solo in Italia il conto corrente viene considerato una forma di deposito: nel resto del mondo questo non accade, perché specialmente negli altri Paesi europei qualsiasi conto corrente ha un costo fisso, e quindi nessun cliente lo utilizza a questo scopo.

Adesso anche l’Italia si è dovuta adeguare.

Nessuno è più in grado di remunerare con un tasso di interesse positivo il deposito sui conti correnti.

Questo comporta una serie di problemi per il risparmiatore: se non vuole perdere soldi, deve investire. Detenere liquidità è un’operazione anti-economica.

Investire vuol dire guadagnare e tutelare il proprio patrimonio da rischi imprenditoriali, e non solo.

Ma… come investire?

Qui entra in gioco il ruolo del consulente finanziario: il segreto di un bravo professionista del settore è la diversificazione degli investimenti del cliente. Un portafoglio diversificato non subisce gli effetti della volatilità di mercato, perché contiene diversi tipi di strumenti: obbligazioni, azioni, prodotti assicurativi e di risparmio amministrato. Ciascuno di questi elementi deve essere presente nelle giuste dosi, per garantire la massima tranquillità all’investitore.

Questa è la base dell’attività del consulente finanziario: chi dovesse investire in un solo prodotto, ad esempio azioni internazionali, non farebbe un lavoro corretto nei confronti del cliente, perché lo esporrebbe a un rischio altissimo. Il segreto per ottenere allo stesso tempo i giusti guadagni e la giusta tranquillità è appunto la diversificazione del portafoglio, e il valore aggiunto dei consulenti è proprio questo.

Ogni banca oggi dispone di strumenti che permettono di creare i “contenitori” più adatti a seconda del profilo del cliente, aiutandolo così a liberarsi della liquidità in eccesso, che produce solo commissioni e spese per i titolari dei conti correnti.

Oggi tenere un conto aperto in un’importante istituto di credito costa circa 250 euro all’anno soltanto di spese fisse, senza contare le eventuali commissioni applicate per la liquidità in eccesso. Per quale motivo un cliente dovrebbe decidere di lasciare il denaro fermo sul conto e non investirlo ad esempio in un’obbligazione, che anche se rendesse l’1% porterebbe comunque a un guadagno?

Cosa succede se c’è la necessità immediata di liquidità?

Per queste circostanze esistono delle forme di affidamento che permettono di ritornare in maniera veloce in possesso delle somme investite. È questo il genere di valutazioni che un consulente capace è in grado di fare, e queste valutazioni hanno sempre un punto fermo: tenere il denaro sul conto corrente per paura di un’eventuale crisi è un errore che si può pagare caro.

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: [email protected]


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