Mercati

Vince la propensione al rischio, guadagna chi scommette contro oro

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LEGNANO (WSI) – Se il mattino ha l’oro in bocca, questa mattina chi è stato mattiniero ed ha shortato il metallo giallo sulla figura di potenziale continuazione che si è formata a partire dalla giornata di mercoledì scorso potrebbe aver cominciato la settimana con il piede giusto.

Borse su nuovi massimi

Ci troviamo di fronte a situazioni di risk on, con le borse americane che formano nuovi massimi pur essendoci stato un inizio di comunicazione da parte dei vertici della Fed circa il tapering che avverrà nei prossimi mesi, con il metallo giallo sotto pressione e con il dollaro in risalita, ma questa è una storia a parte, occorre leggere accuratamente i movimenti sul valutario per capire se si tratta di forza di dollaro o di debolezza di qualche altra divisa.

Il fattore principale di attenzione rimane però, a nostro parere, il sentiment degli investitori che rimane a favore del rischio (anche il Nikkei questa notte in apertura ha performato bene) a causa del fatto che le aspettative di assistere ad un’uscita (o meglio, all’inizio di un’uscita) dalle manovre di allentamento quantitativo ancora in atto per 85 miliardi di dollari si stanno saldamente ancorando per oltre il 31 dicembre, per il momento è questa la deadline che conta.

Forza di dollaro o…?

… debolezza di alcune valute? Senza ombra di dubbio, se ci riferiamo al medio periodo possiamo asserire che il dollaro si trova in una fase di correzione a rialzo rispetto ad una strada ribassista intrapresa a partire dall’estate, che sembra però non ancora pronta a ripartire. Se osserviamo infatti un grafico giornaliero del DJ FXCM Dollar Index ci troviamo all’interno di un canale rialzista di cui non è ancora stata raggiunta la parte alta, e sotto punti di resistenza statica che se dovessero essere rotti potrebbero lasciare spazio a tentativi di risalita verso i 10,700 punti, area sulla quale potrebbe essere possibile valutare la formazione di una divergenza ribassista in grado di portare a buone estensioni a ribasso che potrebbero essere colte dal punto di vista operativo, in caso di una sua formazione effettiva. Se rimaniamo concentrati sul breve periodo invece, risulta a nostro parere chiare la debolezza dello yen giapponese e del dollaro australiano, i due componenti in grado di far salire il DJ FXCM Dollar Index, in quanto l’euro e la sterlina stanno mostrando i denti dopo la smentita da parte di Draghi sulle ulteriori discussioni pro taglio di tassi sui depositi e dopo la mancanza di pubblicazioni provenienti dall’Isola grazie alla quale la divisa di sua maestà sta mostrando le sue caratteristiche cicliche di valuta finanziaria (soprattutto dopo che si è digerito il voto unanime a favore di un mantenimento del QE a 375 miliardi). Lo yen sta continuando la sua strada di svalutazione dopo aver rotto a rialzo il triangolo daily visto settimana scorsa mentre il dollaro australiano continua quella che abbiamo definito una pressione di breve periodo, fattore che non dev’essere sottovalutato nemmeno durante la giornata di oggi.

QUADRO TECNICO

EurUsd: dopo la rottura a rialzo di area 1.3495 i prezzi hanno raggiunto 1.3515 che ha infine lasciato spazio al raggiungimento del target ipotizzato in 1.3550. Ci troviamo ora in correzione con i prezzi che si trovano sopra la media a 21 periodi oraria e con l’area passante per 1.3520 che potrebbe fungere da supporto statico. E’ dunque possibile ipotizzare acquisti di moneta unica tra i prezzi attuali ed i supporti, tenendo conto che un superamento a ribasso di area 1.3510 (operativamente almeno 5 punti di tolleranza dovrebbero essere considerati) potrebbe riportare le quotazioni verso 1.3485. Un superamento a rialzo di 1.3565 potrebbe già risultare propedeutico a ripartenze verso ed oltre i massimi, con 1.36 ¼ potenziale primo livello di target ed in estensione 1.3645.

UsdJpy: l’area passante tra 100.90 e 100.60 curata durante la giornata di venerdì, sulla quale sarebbe stato possibile ipotizzare acquisti di dollaro americano ha tenuto egregiamente ed ha riportato le quotazioni verso i massimi e verso nuovi massimi, oltre i quali abbiamo approfondito durante la notte in concomitanza della salita del Nikkei. Siamo ora ben al di sopra della media mobile a 21 periodi oraria ed è possibile curare la formazione di una potenziale divergenza ribassista che potrebbe portare a correzioni che comunque non vediamo oltre l’area di 101.35, che potrebbe fungere da buon supporto. In caso di raggiungimento di essa è possibile ipotizzare nuovi acquisti di dollaro (osservando chiaramente il posizionamento dello stocastico, che se dovesse trovarsi molto lontano dalla zona di ipervenduto potrebbe anche suggerire potenziali continuazioni ribassiste). Sopra i livelli di massimo toccati ed identificabili in operativamente in 101.95 è psossibile assistere a tentativi di sforamento rialzista di 102.00, con 102.15 a fare da scoglio prima del raggiungimento della potenziale area passante tra 102.40 e 102.50.

EurJpy: l’area di supporto individuata tra 135.85 e la media a 21 venerdì ha funzionato in maniera molto buona ed ha condotto le quotazioni al raggiungimento dei target posti intorno al livello di 137.50, raggiunto durante la notte (venerdì ci siamo fermati nei pressi di 30). Siamo ora, come sul papà UsdJpy di fronte a potenziali correzioni verso la media a 21 e verso i livelli statici passanti per 137.00, raggiungibili in caso di formazione di una divergenza ribassista oraria e sui quali potrebbe essere possibile pensare ad un’operatività long, tenendo conto che in caso di discesa sotto area 136.75 potrebbe essere possibile il raggiungimento di 136.50, livello di supporto principale che potrebbe intervenire per impedire estensioni verso i punti successivi, passanti a 136 figura (target contemplabile in caso di lontananza dello stocastico dall’area di ipervenduto con i prezzi sul 136.50). In caso di tenuta dei supporti è possibile assistere al raggiungimento dei massimi, che se superati (anche se non si passa dai supporti) di almeno una ventina di punti potrebbero condurre verso 138.40 ed in estensione 138.85.

GbpUsd: l’area di media a 21 (oraria) unitamente al livello di 1.6170 individuati venerdì come supporto hanno fornito buoni spunti rialzisti, con il raggiungimento di 1.6225 che una volta superato (tentativi lievi di rottura durante la notte dopo comunque l’apertura di Tokyo) non ha portato ad estensioni verso 1.6250 (ci siamo fermati nei pressi di 40). Siamo ora in correzione nei pressi della media a 21 oraria e dei punti statici precedenti, area che ci potrebbe far valutare nuove impostazioni long fino a quando i prezzi si manterranno sopra area 1.6180, tenendo conto che si rende a nostro avviso necessario un superamento ribassista di 1.6185 per assistere a tentativi di estensione verso punti che non dovrebbero comunque superare 1.6135/40. Attenzione al forte sbilancio che vediamo sull’SSI, l’81% dei trader si trova corto con stop sopra i massimi, non dobbiamo dunque escludere la possibilità di estensioni oltre i massimi (1.6260 potenziali livelli sui quali valutare, in caso di chiusura daily sotto tale area, vendite a causa dell’ottimo R/R offerto), raggiungibili in caso di tenuta dei supporti visti.

AudUsd: buona anche sull’australiano l’area di vendita individuata in chiusura di settimana, con la media a 21 che ha ben funzionato e la sua tenuta è risultata propedeutica al raggiungimento di nuovi minimi. Cominciano a formarsi possibilità di assistere alla formazione di una divergenza rialzista che potrebbe accompagnare le quotazioni verso 0.9180, area dove potrebbe essere opportuno cominciare a pensare a nuove vendite di dollaro australiano (area estendibile fino a 0.9215), tenendo conto che un superamento rialzista di 0.9230 potrebbe portare ad estensioni che non dovrebbero comunque superare quota 0.9250. Sotto 0.9110 il mercato potrebbe tentare estensioni oltre la figura, con potenziali target in area 0.9085.

Ger30 (Dax): le vendite di Dax, ipotizzate come strategia principale dato l’ottimo risk reward che offriva una strategia difensiva di reverse long sopra i massimi di mercoledì, con potenziali target in area 9,190, ha dato buoni risultati, con il mercato che si è spinto fino a 9,170 prima di ripartire. Stamane il mercato ha aperto in lieve gap rialzista, utile a portare ad estensioni che hanno fatto segnare i massimi assoluti che tra i prezzi attuali a 9,300 potrebbero segnare la nuova soglia di riferimento cui prestare attenzione. Curiamo eventuali discese per valutare acquisti dell’indice, che fino a quando si manterrà sopra quota 9,220 potrebbe fornire buone possibilità di acquisto, con target sugli ultimi massimi segnati. Sotto 9,190 potenziali giri a ribasso verso 9,170.

XauUsd (Oro): resistenza data dalla media e del livello di 1,250.00 che ha tenuto e ha riportato i prezzi verso i minimi sui quali abbiamo pensato di valutare estensioni ribassiste. Ci riferiamo al livello indicato in 1,234.80, che una volta superato ha portato al raggiungimento di nuovi minimi di periodo, in area 1,225.00. Per il momento non abbiamo evidenze di potenziali divergenze rialziste, curiamo dunque possibili pull back della media a 21 e dei punti statici precedenti passanti per 1,240.00 per pensare a nuove vendite di oro, che se dovesse estendere sotto 1,222.60 potrebbe estendere verso area 1,215.00 ed in estensione 1,208.00. Un ritorno sopra 1,244.35 potrebbe riproporre l’area passante tra 1,250.00 e 1,252.70.

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