Economia

Via libera del governo al Def, deficit in aumento fino al 10,4%

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Pil in flessione dell’ 8%, che potrebbe scendere anche oltre il 10%, disoccupazione in aumento dal 10 all’11,6%, deficit che schizza al 10,4% del pil.

Sono le previsioni messe nero su bianco nel Documento di economia e finanza, varato dal consiglio dei ministri di oggi, dopo due giorni di slittamenti. Si tratta della prima fotografia ufficiale dell’impatto dell’epidemia di coronavirus e del lockdown su economia e conti pubblici italiani.

Per far fronte all’emergenza, il Cdm ha anche approvato la relazione alle Camere per chiedere l’autorizzazione poter fare altro deficit aggiuntivo, in vista del decreto di aprile, pari a 55 miliardi, il 3,3 punti di pil.

“Il Consiglio dei ministri ha approvato uno scostamento di bilancio pari a 55 miliardi di euro con lo sforamento del deficit al 10,4% del Pil: è una delle più grandi manovre di sempre, necessaria per realizzare la cura shock che serve ad affrontare questa fase di difficoltà che il Paese sta attraversando’ ha a il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. ‘Il Governo – sottolinea Fraccaro – continua a mettere in campo tutte le misure che servono, senza vincoli di sorta, per garantire la ripartenza dell’Italia. Chiederemo al Parlamento – aggiunge – di autorizzare questo poderoso scostamento di bilancio per dare risorse alle imprese, finanziare gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori, sostenere il sistema sanitario e introdurre strumenti di tutela per tutti i cittadini in difficolta”.

Pesanti le ripercussioni dell’emergenza Covid sui consumi e soprattutto sugli investimenti, che crolleranno di una percentuale a due cifre. Secondo le previsioni contenute nella bozza del Def, i consumi dovrebbero registrare quest’anno un calo del 7,2% e gli investimenti fissi lordi del 12,3%.

Le esportazioni sono previste crollare del 14,4% e le importazioni del 13,5%. Si tratta in questo caso di andamenti analoghi a quelli riscontrati in occasione della precedente crisi globale del 2008-2009.

“Se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica – si legge nella bozza del Def -, l’economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell’anno in corso. Tale ripresa avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell’anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6 per cento formulata nella Nadef di settembre 2019″.

Il governo ha annunciato un nuovo decreto con un pacchetto di misure per una “drastica semplificazione” in settori “cruciali per il rilancio degli investimenti che interesserà appalti, edilizia, commercio e controlli, si legge ancora nella bozza, in cui si precisa che l’emergenza Covid-19 “impone di accelerare il processo di digitalizzazione e, in alcuni casi, di adottare misure di deroga, eccezionali o comunque temporanee, nel rispetto dei principi generali”.