Economia

Vendite al dettaglio, si conferma l’anno nero per Italia

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – Nel 2014 le vendite al dettaglio sono scese in Italia dell’1,2%. Il calo è stato -1,1% per i beni alimentari e -1,2% per i prodotti non alimentari. Si tratta del quarto anno consecutivo di flessione delle vendite.

“E` evidente che il bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi si è rivelato un flop e non ha incentivato in alcun modo gli acquisti né aiutato il commercio – ha commentato il presidente Carlo Rienzi – Esattamente come previsto dal Codacons, unica associazione fin da subito critica sugli effetti del bonus, gli italiani hanno utilizzato gli 80 euro in busta paga non per incrementare la spesa, ma per coprire debiti, mutui, affitti e bollette. Ma alla base dell’ennesima riduzione delle vendite, vi è la fortissima perdita del potere d’acquisto subita dai cittadini, diminuito del -12% tra il 2008 e il 2014. Proprio per questo, se si vuole salvare il commercio, occorre partire da misure realmente efficaci, e non semplici spot elettorali, in grado di aumentare la capacità d’acquisto delle famiglie”.

Nello specifico, nel mese di dicembre l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che include la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha subito una flessione dello 0,2% su base mensile. Sempre rispetto al mese di novembre, la flessione è stata dello 0,2% sia per i prodotti alimentari che per quelli non alimentari. Su base annua, invece, l’indice grezzo relativo al totale delle vendite è salito dello 0,1%, con il sottoindice delle vendite di beni alimentari salito dello 0,8% e quello dei prodottinon alimentari sceso dello 0,3%.

Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2014, l’indice è calato -0,1% su base trimestrale.

Nell’altro dato macro di giornata arrivano notizie più positiva. Il clima di fiducia delle imprese italiane è infatti salito a 94,9 da 91,6 di gennaio. Si tratta del livello massimo dal giugno 2011.

È migliorato il clima di fiducia di quelle dei servizi di mercato (a 100,4 da 94,9), del commercio al dettaglio (a 105,3 da 99,4) e della manifattura (a 99,1 da 97,6), mentre scende lievemente quello delle imprese di costruzione (a 76,6 da 77,4).

(Lna-DaC)