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Valore immobili, salirà 60% con nuovo catasto

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ROMA (WSI) – In questi giorni la politica italiana è impegnata su questione che sta particolarmente a cuore agli elettori: la casa. Sul tavolo di lavoro c’è, in particolare, la revisione del catasto, che, se riceverà l’approvazione delle Camere, farà salire il valore degli immobili di più della metà (per la precisione del 60%). Con i nuovi criteri di determinazione dei valori catastali, l’acquisto d’immobili (soprattutto per i titolari di mutui) potrebbe, quindi, diventare un investimento ancora più oneroso di quanto già non lo sia ora.

La proposta di legge che interessa tutti i titolari o gli aspiranti titolari di finanziamenti ipotecari e, in generale, tutti gli attori del settore immobiliare, porta la firma di Daniele Capezzone (Pdl) e, dopo un arresto più o meno involontario, sembra essere tornata in cima all’agenda politica.

Il testo prevede che il valore reale dell’immobile – dal quale dipende non solo il calcolo dell’Imu ma anche delle imposte applicate su compravendite e successioni ereditarie – non sia più definito in base al numero di vani o ambienti in cui questo si presenta suddiviso, ma piuttosto sulla sua effettiva superficie (calcolata in metri quadrati).

Nella valutazione rientreranno anche altri parametri di uguale importanza, come la localizzazione (ovvero la posizione in cui l’immobile è situato) e le sue caratteristiche edilizie (piano, stabile, quartiere o strada in cui si trova, ecc.), entrambi riportati nell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Ma quali sarebbero i vantaggi diretti per i contribuenti se questa norma entrasse finalmente in vigore? La prima conseguenza è che si avrebbe un sistema decisamente meno iniquo di quello attuale, ma per contro anche più “rigido”. I nuovi criteri determineranno, inoltre, una rivalutazione media più alta del 60%, con un forte incremento delle imposte a carico dei proprietari (mutuatari inclusi).

Non mancheranno, però, i meccanismi di tutela qualora l’Agenzia delle Entrate dovesse stabilire un valore troppo elevato in considerazione dei fattori sopra elencati. Nel caso in cui quest’eventualità si verifichi, il contribuente si vedrà comunque riconosciuta la possibilità di presentare ricorso al Tar o, in alternativa, alle commissioni tributarie competenti.

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