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Usa: Pil I trimestre rivisto in calo a +1,9% da +2,2%, peggio stime

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New York – Nel primo trimestre del 2012, il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è salito a un tasso annuo pari all’1,9%. Lo ha comunicato il dipartimento del Commercio Usa. Il dato è stato rivisto al ribasso dal +2,2% inizialmente reso noto ed è stato peggiore delle stime. Gli analisti avevano previsto infatti una revisione al ribasso più contenuta, al +2%.

L’economia americana è stato influenzata negativamente dalla crescita più contenuta delle scorte più basse e anche dai maggiori tagli alla spesa da parte del governo. Da segnalare che nel quarto trimestre il Pil Usa era salito a un ritmo del 3%, decisamente superiore a quello del primo trimestre.

Scomponendo l’indicatore, da segnalare che le spese per consumi sono avanzate nel primo trimestre del 2,7%, meno del +2,9% inizialmente comunicato. “La componente dei consumi ha mostrato un risultato tutto sommato positivo nel primo trimestre ma, guardando in avanti, l’outlook è di guadagni costanti ma sicuramente non spettacolari”, ha commentato in una intervista rilasciata a Bloomberg Richard DeKaser, vice responsabile economista presso Parthenon Group a Boston.

L’indice chiave dell’inflazione, ovvero l’indice dei prezzi per le spese per consumi personali, è stato rivisto al rialzo a +2,5%, dal +2,4% precedente.

I profitti societari, riporta Bloomberg, sono saliti poi su base trimestrale +0,6% rispetto al quarto trimestre del 2011; si tratta della crescita più contenuta dalla flessione del quarto trimestre del 2008. Su base annua, l’incremento è stato del 6,5%.

Le spese del governo sia a livello federale che locale sono scese a un tasso annuo del 2,5%; la flessione è più del doppio rispetto a quella pari a -1,2% inizialmente resa nota.