Società

Ungheria, migliaia in piazza in rivolta contro la tassa su Internet

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BUDAPEST (WSI) – Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in Ungheria contro il piano del governo di imporre dal 2015 una tassa sull’uso di internet. I dimostranti hanno chiesto al premier Viktor Orban di ritirare la proposta.

Il piano del governo

Il piano prevede di imporre ai provider di internet di pagare ogni mese 700 fiorini ungheresi (pari a 2,27 euro) per ogni utente e 5mila fiorini (pari a 16,19 euro) per le aziende che usufruiscono del servizio.

Inizialmente si era parlato invece di una tassazione pari a 150 fiorini per gigabyte di traffico internet ma il partito al governo, Fidesz del premier Orban, ha promesso poi di abbassare il costo potenziale dell’imposta. Per i manifestanti la tassa mira a restringere gli spazi di critica contro il governo di Orban, accusato di autoritarismo, critiche che viaggiano in gran parte sul web.

L’Ue: “Cattiva idea”

Intanto il portavoce della commissaria Ue per l’agenda digitale Neelie Kroes, Ryan Heath, ha definito la proposta “un’idea particolarmente cattiva” che ostacolerebbe la crescita economica. Heath ha sottolineato che “l’Ungheria è al di sotto della media Ue su ogni indicatore digitale” e ha espresso il timore che il piano ungherese possa essere copiato da altri Paesi. “Se l’Ungheria crea un precedente in questo ambito può diventare un problema in una serie di altri Stati membri e può essere un problema per la crescita economica dell’Europa”, ha detto.

Le motivazioni del governo

Il governo ha annunciato la proposta la scorsa settimana senza alcuna consultazione con gruppi di industriali né con i deputati di Fidesz. Ha motivato la scelta con diverse spiegazioni, dicendo per esempio che la misura è mirata a bilanciare una tassa sulle telefonate dal momento che le persone utilizzano sempre di più internet per telefonare; inoltre ha spiegato che i nuovi ricavi contribuirebbero a migliorare l’accesso a internet nelle zone rurali.

I dimostranti promettono di continuare la protesta

I dimostranti hanno promesso che continueranno a protestare finché il governo non ritirerà la proposta. Le marce si sono tenute, oltre che a Budapest, anche in altre città ungheresi e davanti alle ambasciate dell’Ungheria in vari Paesi dell’Ue.