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UK: Johnson vuole alzare le tasse per ridare fiato alla Sanità. Tory: “piano idiota”

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Il primo ministro britannico Boris Johnson vuole alzare le tasse per ridare fiato alle casse alla sanità Uk, sotto stress per via della pandemia da Covid e della cosiddetta Pingdemic. Maggiori dettagli arriveranno oggi quando il premier parlerà alla Camera dei Comuni.

 Ma le prime anticipazioni parlano di un aumento delle tasse di 10 miliardi di sterline.

Ma non tutti sono d’accordo. Già ieri, primo giorno di riapertura del Parlamento dopo la pausa estiva, si sono sollevati venti di rivolta tra le opposizioni e malumori nella stessa maggioranza Tory. Questo perché il rialzo atteso delle tasse, previsto attraverso un incremento dei contributi previdenziali, andrebbe in contrasto con le promesse di Johnson,  quando, durante la campagna elettorale, si era impegnato a non aumentare la pressione fiscale sui lavoratori.

Sanità: Che cosa prevede il piano Uk

Sul fronte della sanità, i piani governativi prevedono uno stanziamento straordinario da 5,5 miliardi di sterline. Sulla riforma del welfare si attendono, invece, in settimana i dettagli.

In una dichiarazione via e-mail lunedì sera, Johnson ha affermato che “non avrebbe evitato le decisioni difficili” necessarie per riparare il servizio sanitario nazionale e un sistema di assistenza sociale “rotto”. “Il servizio sanitario nazionale è l’orgoglio del nostro Regno Unito, ma è stato messo a dura prova dalla pandemia”, ha affermato. “Non possiamo aspettarci che si riprenda da solo”.

“Continueremo ad assicurarci che il Sistema Sanitario nazionale abbia ciò di cui ha bisogno per superare i ritardi nelle cure legate al Covid e aiutare i servizi sanitari a riprendersi meglio dalla peggiore pandemia in un secolo”, ha assicurato il premier Boris Johnson.

Ciò porta l’investimento totale del governo britannico nei servizi sanitari per Covid a 34 miliardi di sterline quest’anno, dopo i 63 miliardi dell’anno scorso. Mentre il budget non Covid del Ssn del Regno Unito è aumentato da 130 a 136 miliardi di sterline.

Conservatori sul piede di guerra: “piano idiota”

Contestando la promessa rimangiata e l’idea di far pagare a giovani e adulti “produttivi” i costi extra di servizi destinati in primis agli anziani, alcuni deputati Tory non hanno esitato a definire il piano di Johnson “idiota”. Critiche sono arrivate anche dall’opposizione laburista, il cui leader, Keir Starmer – nonostante le pressioni delle correnti di sinistra e di centro-sinistra interne al Labour per una diversa proposta d’intervento fiscale di tipo patrimoniale, concentrato sui redditi più alti – non ha, tuttavia, finora avanzato una soluzione alternativa.

Dal canto suo il ministro della Sanità Nadhim Zahawi,  ha spiegato:

“Abbiamo attraversato uno shock senza precedenti per l’economia. Abbiamo dovuto affrontarlo e prendere alcune decisioni davvero difficili” ha detto, difendendo la prospettiva dell’aumento delle tasse.

L’assistenza sociale è stata una patata bollente nel Regno Unito per decenni, ma le richieste di riforma sono aumentate poiché le persone vivono più a lungo con condizioni di salute più complesse.