ROMA (WSI) – Quando aveva accettato un secondo incarico alla Presidenza della Repubblica, malgrado la veneranda età, Giorgio Napolitano l’aveva detto che non avrebbe concluso il suo mandato.
È “imminente la conclusione del mio mandato presidenziale”: così si è espresso l’89enne Capo dello Stato tra le righe di un passaggio del suo discorso nello scambio di auguri al Quirinale con il corpo diplomatico.
“Quella portata avanti dal premier Matteo Renzi”, osserva Napolitano, è “un’opera difficile e non priva di incognite”. Ma soprattutto non c’erano “alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese”.
“L’opera portata avanti dal presidente Renzi e dal Governo” rappresenta “un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico”.
Sugli obiettivi Ue, Napolitano li ritiene ambiziosi. “E’ innegabile che la Commissione guidata dal presidente Juncker abbia un profilo più nettamente sovranazionale e si ponga obiettivi ambiziosi per rispondere alle sfide comuni in una chiave certamente più ‘politica’ di quelle che l’hanno preceduta”.
Nonostante l’interventismo negli affari politici degli ultimi anni di profonda crisi economica di Napolitano, figura molto stimata a livello internazionale, visto anche il protagonismo di Renzi, al Quirinale lo dovrebbe succedere una figura puramente simbolica, ma bipartisan.
Tra i sostituti papabili, dopo che Romano Prodi ha detto di volersi defilare e finché Mario Draghi resterà a Francoforte, c’è il magistrato napoletano Raffaele Cantone alla presidenza dell’autorità anti-corruzione ed eletto all’unanimità con i voti di Forza Italia, PD, Sel, M5S, Lega e Nuovo Centro Destra.
(DaC)